Lavis chiede di prolungare la linea del 17 

La mozione proposta dalla Lega è passata in consiglio all’unanimità. La fermata del bus all’ex consorzio Cinque comuni


di Daniele Erler


LAVIS . In attesa di una nuova pista ciclabile da costruire sul sedime dei binari, l’autobus 17, in arrivo da Trento, presto potrebbe raggiungere la stazione dei treni di Lavis. Non quella nuova della Trento-Malé vicino al cimitero, ma quella delle Ferrovie dello Stato, più a nord, sul confine con Zambana. La fermata sarebbe nei pressi dell’ex consorzio Cinque comuni. La proposta in una mozione della Lega Nord è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale.

L’orizzonte temporale è il 30 giugno 2019, quando dovrà essere rinnovata la convenzione per il trasporto pubblico fra i due comuni. Ma, come dice la saggezza popolare, “non si possono fare i conti senza l’oste”. L’oste in questo caso è il Comune di Trento che potrebbe sollevare qualche obiezione contro il prolungamento della linea. Aumentare i chilometri significa dover rivedere gli orari, con il rischio di ritardi. Si dovranno poi valutare gli eventuali costi in più.

Il Comune di Lavis è invece convinto che la novità darebbe un servizio non solo a chi utilizza il treno, ma anche agli abitanti di Zambana. In prospettiva diminuirebbe l’utilizzo delle automobili e quindi il traffico, a vantaggio anche di Trento. E poi chi oggi arriva in stazione deve percorrere alcuni chilometri per raggiungere il centro di Lavis, in una zona poco sicura, lungo la nazionale.

L’amministrazione si sta quindi preparando per sostenere con Trento la tesi del prolungamento, con qualche freccia nel suo arco. A partire proprio dalla mozione, approvata con il benestare di tutti e 16 i consiglieri presenti, per una volta senza divisioni fra maggioranza e minoranza. Quindi con i dati precisi sull’effettivo utilizzo dei treni: le prime rilevazioni sono iniziate la scorsa settimana, ma potrebbero essere state falsate dalle festività. Le analisi continueranno fra l'inverno e la primavera.

I treni sono utilizzati soprattutto da studenti e lavoratori: ogni ora si ferma un regionale diretto verso Bolzano e un altro che va verso Verona. Solo la mattina presto, fra le sei e le sette, si ferma qualche treno in più. Il consigliere della Lega Nord Simone Moser ha precisato che il prolungamento del percorso del 17 potrebbe essere totale o parziale. Per esempio potrebbe riguardare solo alcune corse, negli orari di maggiore utilizzo dei treni. Tutte considerazioni che l’assessore alla mobilità, Andrea Fabbro, porterà sul tavolo della discussione con Trento.

Intanto – ha anticipato lo stesso assessore Fabbro – c’è un’altra novità che riguarda la stazione dei treni. Il mese prossimo il sedime dei binari interrati della Trento-Malé sarà dato in gestione al Comune. Che potrà quindi iniziare la progettazione di un nuovo percorso ciclopedonale verso nord. A servizio di chi, dalla stazione della Trento-Malé, vorrà raggiungere proprio quella delle ferrovie, a piedi o in bicicletta, in maniera più sicura rispetto ad oggi.

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