sanità

Guardie mediche indebolite in Trentino, la Cisl medici: “Pronti allo sciopero”

La denuncia: "Soppressioni e modifiche territoriali senza consultare il sindacato”



TRENTO. "Apss, con un facente funzione, illegittimamente senza passare dalle sedi istituzionali dei sindacati della medicina generale, sta rivoluzionando il servizio delle guardie mediche in provincia, impoverendo e accentrando l'offerta ai cittadini, alla faccia dei sindaci e dei comuni periferici". Lo denuncia la Cisl medici del Trentino che pensa ad uno sciopero "ed intende avviare la procedura di agitazione sindacale della categoria delle proprie guardie mediche, pronti ad andare al Commissariato del governo per rimettere nei binari contrattuale l'attuale deriva".

"In queste settimane - afferma Cisl medici - Apss ha cercato di convincere singolarmente le guardie mediche a rinunciare alla sede di Ala per spostarsi a lavorare presso la sede di Mori, a cui avrebbe assegnato tutto il territorio delle due sedi. Poiché si sono rifiutati in toto, li costringe oggi, sempre illegittimamente, a lavorare nella sede di Ala, allargando in modo improprio il territorio da coprire e cioè fino a Brentonico; mentre ai medici di guardia che da Rovereto vanno in Vallarsa è d'ufficio assegnata la sede di Mori".

"Non c'è solo la sede di Mori, soppressa dal mese di novembre per almeno altri mesi a venire. Anche quella di Taio subisce la stessa sorte. Egualmente in tale valle di Non si sono avvisate le guardie mediche, senza sentire i sindacati, che da Mezzolombardo, oltre che Andalo e Molveno dovranno occuparsi anche di tutta la valle di Non fino a Cles", aggiunge il sindacato.













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