Vidi spara a zero su Apt, incuria e asfalti 

Campiglio, il consigliere di minoranza non risparmia critiche all’attuale amministrazione e alla gestione del paese


di Elena Baiguera Beltrami


MADONNA DI CAMPIGLIO. La settimana scorsa Valter Vidi in consiglio comunale a Pinzolo non ha lasciato cadere nemmeno un punto all’ordine del giorno senza rintuzzare la maggioranza. Consigliere di minoranza ed ex vicesindaco, Vidi è albergatore, maestro di sci, guida alpina di Madonna di Campiglio, oltre che ex presidente del Soccorso Alpino Trentino. Come mai una contrapposizione così decisa solo ora, dopo tre anni di operato della giunta Cereghini abbiamo chiesto a Valter Vidi. «Veramente osservazioni in consiglio l’ho sempre fatte - assicura - ma con il mio stile, evidenziando i problemi con argomentazioni a supporto. Solo che passati tre anni di questa legislatura, che ha preso i voti con la promessa di riqualificare Madonna di Campiglio, non solo non si vede nulla di quanto promesso, ma addirittura rispetto a prima stiamo facendo dei passi indietro e questo è palese a tutti».

Vidi, lei ha fortemente contestato l’aumento di 150 mila euro del contributo all’Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, all’interno della quale il Comune ha una partecipazione azionaria di circa 1 milione 300 mila euro, per quale motivo?

L’Apt ha un bilancio di 5 milioni e 697 mila euro, 26 dipendenti, dei quali 12 destinati ad eventi e front office, 4 all’amministrazione, 4 alla comunicazione, 2 agli eventi speciali e 2 alla promo-commercializzazione. Il commerciale dopo le dimissioni del direttore Cescatti è ridotto ad una persona, la quale è in attesa di sapere a quale ruolo sarà destinata. Io credo che la mission primaria dell’Apt sia promuovere e vendere e non lo sta facendo. Ci si occupa della gestione di attività sportive ad esempio il Centro Fondo, ma io credo che questo non sia compito dell’Apt.

Secondo lei perché un contributo così alto all’Apt?

Non si danno più i contributi ai comitati, tutto passa da Apt, questo significa voler fiaccare la buona volontà di chi si spende per il paese. Ma non c’è soltanto la questione Apt sulla quale ho il dovere di rappresentare i miei compaesani in consiglio comunale, ho cercato di far presente che il paese è nell’incuria, gli asfalti fanno pietà, la segnaletica pure, avevamo una impiegata nell’ufficio comunale di Campiglio a tempo pieno ed ora fa solo un part time la mattina, morale della favola Madonna di Campiglio resta sempre in coda a tutte le priorità e questo non è più accettabile.

In consiglio comunale lei ha contestato anche il contributo di 10 mila euro al Soccorso Alpino di Campiglio, un altro ambito di competenza di Adriano Alimonta, qualcuno parla di vecchie ruggini.

Ma per carità, sono uno dei fondatori del Soccorso Alpino è stato per decenni la mia seconda casa. Quando lo istituimmo a Campiglio abbiamo dovuto fare un mutuo per acquistare le attrezzature, facevamo 70 interventi di puro e semplice volontariato. Ho solo chiesto l’utilizzo di quei 10 mila euro visto che ora è tutto centralizzato e il Soccorso Alpino ha un bilancio di 1 milione e 400 mila euro, bastava rispondere nel merito, se tutti i comuni stanziassero 10 mila euro il Soccorso Alpino diventerebbe una miniera d’oro.













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