Tione, gli 11 sfollati ospitati in alberghi e da parenti 

Per l’emergenza del rogo 9 persone hanno passato la notte in hotel del posto Lo stabile messo in sicurezza soltanto ieri pomeriggio. Al lavoro 60 pompieri 


di Aldo Pasquazzo


TIONE. «Le undici persone che facevano uso dello stabile andato a fuoco l'altra sera al rione Cantes di Tione sono state sistemate sei in maniera momentanea all'Hotel Milano, altre due in un'altra struttura ricettiva e tre da perenti». A comunicarlo è Carlo Marchiori comandante del corpo di polizia locale i cui uomini, assieme ai carabinieri del posto, sono intervenuti a supporto dei vigili del fuoco nel corso della lunghissima operazione di spegnimento e messa in sicurezza dello stabile che si è protratta sino a ieri pomeriggio inoltrato. Fortunatamente nessuna delle persone coinvolte ha riportato ustioni o intossicazioni ma solo ansia e spavento tant'è che qualche ora dopo, accompagnate dagli stessi pompieri, parte di loro hanno potuto rientrare per recuperare qualche indumento. Eugenio Antolini, facente funzioni di sindaco, aveva da subito disposto ordinanza di inagibilità dell'intero caseggiato fino a che non saranno espletate tutte le procedure vietando quindi l’accesso all’area.

Lo stabile ha origini abbastanza lontane, appartiene a più proprietari ed è dislocato nella zona collinare di Tione. Su cause e danni finora non c’è stata nessuna comunicazione. «I periti del corpo permanente di Trento proseguono gli accertamenti sui campioni rilevati», spiega Alberto Bertaso comandante dei vigili del fuoco di Tione.

«Fuoco, fumo e fuliggine ci hanno costretti a lavorare con maschere e aspiratori», aggiunge Vittorio Marchiori , vice di Bertaso, che venerdì notte gestiva le operazioni di spegnimento. La confluenza di uomini e mezzi è stata tempestiva e ben coordinata. In pochi istanti sono giunti sul posto, oltre ai vigili del fuoco di Tione anche i colleghi di Bolbeno, Zuclo, Ragoli, Villa Rendena e Preore per un totale di almeno sessanta pompieri.

Le fiamme, scaturite qualche istante prima delle 18 di venerdì sera, si sono in breve tempo propagate lungo i vari piani e i danni maggiori si sono riscontrati nella copertura e nel sottotetto mentre i muri portati potrebbero risultare parzialmente lesionati. Ad originare il rogo potrebbe essere stata una vecchia stufa a legna. I periti, comunque, non escludono possa a anche esserci una corresponsabilità dell'impianto elettrico.

«In circostanze come queste la sincronizzazione nell'operare è scontata e direi che il mio stesso vice ha confermato di avere mano ferma nel prendere iniziative e decisioni», aggiunge Bertaso.













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