Storo commossa all’addio di Camilla: «Eri umile e benvoluta»

STORO. «Camilla eri umile, semplice e benvoluta tant'è che nei quasi 20 anni trascorsi a Storo avevi trovato casa, lavoro e tanta accoglienza. Eri stata capace di affrontare e superare difficoltà e...


Aldo Pasquazzo


STORO. «Camilla eri umile, semplice e benvoluta tant'è che nei quasi 20 anni trascorsi a Storo avevi trovato casa, lavoro e tanta accoglienza. Eri stata capace di affrontare e superare difficoltà e momenti difficili e di fronte a questo la gente ti ha accolta, compresa, e benvoluta anche adesso che non ci sei. Comunque resterai sempre una di noi». Lo ha detto all’omelia don Andrea Fava che ieri dentro una chiesa gremita di gente ha celebrato la funzione funebre.

Sotto le navate ad affiancare il celebrante altri due sacerdoti, il missionario don Beppino Caldera e don Michele Canestrini che indossavano paramenti di colore viola. Attorno alla bara la bandiera “verde oro “ del suo Brasile. Candida Maria Doss Santos (questo era il suo vero nome) se n’è andata a soli 57 anni lasciando qui da solo il suo Yan che di anni ne ha solo 20. Si è spenta al Santa Chiara dove era stata trasferita giorni fa a seguito malore. Era stata rinvenuta in casa priva di sensi.

Dentro la chiesa non solo tanta commozione ma sopratutto una infinità di giovani, connazionali e convalligiani. Sono proprio loro, visibilmente provati, a portare al povero figlio – che dal primo banco non smette di fissare la bara dove c'è mamma - testimonianza, affetto e tanta vicinanza. Appena al di là della balaustra le amiche di sempre: Francesca, Yuri e famiglia, Maria Candida Doss Santos e altre ancora. Ci sono connazionali che sono arrivati non solo dalle Giudicarie ma persino da Torino, Riva del Garda, Trento e Rovereto. Qualcuna di loro indossa la felpa dove c'è stampato il volto di Camilla. Si stringono e si abbracciano senza mai staccare lo sguardo dal catafalco. Poi saranno ancora loro, dopo l'introduzione di don Beppino Caldera, ad intonare il brano “Nossa Senhora”.

Sul presbiterio, a messa appena iniziata, a suonare l’organo stavolta c'è Susanna Zanetti mentre la corale parrocchiale intona per prima “Eccomi” e poi “Signore Pietà” e “Alleluia”. Poi è la volta di Bruna Cortella sul finire esegue con quella sua inconfondibile voce “Amici Miei”, una esecuzione che diffonde dell'altra commozione ancora. All’ingresso della chiesa una semplice cassetta per coloro che volessero dare una mano al giovane Yan, rimasto orfano a soli 20 anni. La scritta recita “Per Camilla e il suo Yan”.

Poi l'incamminamento verso il sagrato per l'ultima delle incombenze dove davanti al carro funebre ancora applausi e lancio di palloncini in cielo.

Lunedì l’agenzia funeraria Beltramolli trasferirà la salma a Brescia per la cremazione.

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