«Sono Leali: ecco il Resort costato 65 milioni di euro» 

Turismo a Pinzolo. L’incontro tra le Casse Rurali del territorio è stata l’occasione per illustrare agli operatori economici il “Lefay Dolomiti” che apre in agosto con una Spa di 5 mila metri quadri


Elena Baiguera Beltrami


Madonn a di campiglio . L’incontro annuale delle Casse Rurali del territorio (Adamello Brenta, Pinzolo e Val Rendena) ieri alla sala della Cultura di Campiglio ha fornito l’occasione all’imprenditore bresciano Alcide Leali, che sta realizzando a Pinzolo il Lefay Resort Dolomiti, di presentarsi agli operatori turistici locali.

Un grande investimento

Inutile dire che la curiosità del tessuto economico locale per un investimento di 65 milioni di euro lombardi in località Ciampicioi a Pinzolo è altissima, a giudicare dalla sala della cultura di Madonna di Campiglio con i posti a sedere esauriti e molte persone in piedi. Leali ha esordito spiegando le motivazioni che hanno guidato la scelta di investire in alta Val Rendena: la mancanza di una vera struttura innovativa e d’eccellenza, l’accessibilità sia per la clientela italiana che d’oltralpe, il paesaggio e un’offerta sciistica di prim’ordine.

Resort di lusso

«Ciò che maggiormente connoterà il Lefay Resort Dolomiti di Pinzolo - ha spiegato Leali - è la Spa di 5.000 metri quadrati, la più grande, attrezzata e completa di tutto l’arco alpino, in linea con un brand affermato, il Lefay di Gargnano sul lago di Garda è già un “must” da 18 milioni di fatturato all’anno, che da anni coniuga benessere e lusso con uno stile originalissimo. Ma il principale valore che questa struttura esprimerà è il contesto paesaggistico nel quale è inserita. Per questo siamo una delle prime realtà in Europa a redigere un “bilancio di sostenibilità”: nella tipologia architettonica, nel comparto energetico, con una struttura C02 free al 100% e sostenibilità sociale anche in termini di occupazione».

La struttura aprirà i battenti il prossimo agosto e la campagna prenotazioni è già partita, così come la selezione del personale in loco. In totale stanno per essere ultimate 88 suite, 22 residenze, l’area benessere e i servizi comuni. Sarà aperto 11 mesi all’anno.

Gli altri hotel della Rendena

L’incontro introdotto da Roberto Simoni presidente di Cassa Rurale di Pinzolo ha poi riferito i profili economico finanziari degli hotel rendenesi confrontati con il resto del Trentino. Il rapporto di Fabio Grazioli di Capital Scouting Advaisor riferisce di una Val Rendena che dal 2010 al 2017 è cresciuta del 18,5%, rispetto al resto del Trentino che cresce di un 12%. Crescono le presenze, ma i ricavi a presenza diminuiscono, con una sostanziale tenuta degli hotel a 4 stelle e una maggiore difficoltà nei 3 stelle. A fronte di un reddito positivo netto del 4% in Rendena gli investimenti sono importanti, con una esposizione finanziaria più elevata rispetto al Trentino. «Bisogna offrire un mix di prodotti nuovi - spiega esordisce Michela Valentini dell’Apt - dobbiamo puntare sulla stagione estiva e sulla clientela straniera (ferma al 30% del totale) che non cerca la settimana bianca, ma un mix di esperienze che possono anche passare dal lago di Garda, alla pesca sportiva sulla Sarca al Geopark di Carisolo». Sulla stessa lunghezza d’onda Michele Andreas economista e docente dell’Universitá di Trento, che aggiunge «il Lefay Resort con una media di 350 euro a presenza contro i 90 euro della Rendena può rappresentare un piccolo volano di crescita per tutti, non solo per i prodotti locali che la gestione d’eccellenza userà».













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