Riambientare i profughi la scommessa del Bleggio 

Riprende l’integrazione. Dopo l’esperienza traumatica dell’espulsione da San Lorenzo, i “superstiti” affrontano ora a Santa Croce il periodo del soggiorno stabile. Con risultati positivi


Graziano Riccadonna


Bleggio. Riambientamento dei profughi, questa la scommessa da vincere nelle Giudicarie, a cominciare dal Bleggio. Dopo il primo periodo di arrivo, dopo l’esperienza traumatica dell’espulsione da San Lorenzo in Banale, ora siamo alla terza fase: i profughi “superstiti” affrontano ora a Santa Croce di Bleggio il periodo del soggiorno stabile. In particolare, dei sette allontanati dal Banale due sono approdati a Santa Croce, in coabitazione con altri due dei profughi ospiti da tempo dell’appartamento della Casa di riposo di Santa Croce. Tutti sono affidati all’ente di accoglienza Cinformi e ospiti della Casa di Soggiorno di Santa Croce di Bleggio, presso il condominio Rosa, in un appartamento della Apsp.

Esperienze lavorative

I due profughi rimasti da tempo sono piuttosto conosciuti, ormai, al Bleggio, e hanno alle spalle un’esperienza lavorativa, in agricoltura o in elettronica: sono Aly e Yahya, provenienti da quell’Africa subsahariana tristemente nota per le crudeli guerre tribali, Aly dal Senegal (faceva l’agricoltore), Yahya dal Burkina Faso (andava a scuola). «Ci si augura che anche i due nuovi arrivati dal San Lorenzo sappiano integrarsi come i vecchi profughi», si fa notare da parte degli abitanti di S.Croce.

L’esempio più bello

Vive in modo autonomo l’altro profugo. Mohamed Diallo: dopo l’anno di servizio civile è impiegato alla coop Bucaneve, come Aly, mentre Yahya va a scuola a Tione. Nel frattempo lavora al Maso delle Rose a Cavrasto, con ampia soddisfazione della famiglia gerente il Maso. L’esempio più bello viene dal malitano Mohamed Diallo, musulmano come gli altri, che in questo periodo di permanenza si è fatto veramente voler bene dagli abitanti di Santa Croce. Tutti sono alla ricerca di un lavoro, di un’occupazione, sia pure precaria. In questa ricerca hanno ottenuto l’appoggio delle istituzioni, come la stessa Apsp Santa Croce, che ha lanciato l’appello: «Noi siamo ben disposti all’accoglienza e in questo caso i patti sono stati rispettati. Preghiamo i convalligiani di dare loro almeno una possibilità». Buona speranza di inserimento nutrono tutti i migranti, che si stanno inserendo nello sport locale: basket e calcio, come Diallo che gioca nella prima categoria col Calcio Bleggio.

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