L'ORTAGGIO

"Rapy", la rapa speciale che cresce solo nella terra di Bondo

Ventotto produttori hanno rilanciato un prodotto tipico. L’esclusiva rapa ha proprietà depurative e disintossicanti



TRENTO. La recente “Sagra della Ciuiga”, il salame di rape e maiale, “Presìdio Slow Food” prodotto dalla Famiglia Brenta Paganella, ha portato all’onore della cronaca “Rapy”, la Rapa di Bondo.

La produzione dell’ortaggio “Rapy” è circoscritto dal suo disciplinare nel perimetro del comune catastale di Bondo, con l’aggiunta di quello di Roncone per la località Polina che si trova al limite sud al lago di Roncone. Chi vuole acquistare “Rapy”, questa rapa dalla forma tronco conica con la punta verso il basso, con la colorazione verde chiaro alla sommità che sfuma verso il violetto e poi scolora nel bianco della parte podale, si deve recare alla Famiglia Cooperativa di Bondo e Roncone, nelle sue sedi di Bondo, Roncone, Breguzzo e Lardaro.

Questo Famiglia Cooperativa è nel cuore della zona di Rapy, marchio di proprietà dell’ex Comune di Bondo, oggi Sella Giudicarie, che ne garantisce tipicità ed esclusività. Gianfranco Molinari, direttore della Famiglia Cooperativa di Bondo e Roncone, sottolinea «il gradimento del Consorzio Sait per la qualità del prodotto consegnato» apprezzamento che corona gli sforzi fatti dal Direttivo di valorizzazione e tutela di “Rapy”, che sprona i 28 produttori a metterci «serietà, professionalità e correttezza per ottenere un prodotto di qualità, sano, genuino, biologico».

Le rape a Bondo hanno costituito per millenni una delle fonti di sopravvivenza per gli agricoltori, perché conservandosi fino al raccolto successivo, ne consentiva l’accumulo per i mesi in cui la terra non produceva. Dagli anni Ottanta l’interesse per la rapa è andato scemando, perché considerata un alimento povero. “Rapy” è salva grazie alla tenacia di alcuni contadini che, seminando esclusivamente il seme di Bondo, non hanno mai smesso di coltivarla, salvandone la tipicità. Di quest’ortaggio «Brassica campestris varietà rapa», si è interessata la Condotta Giudicarie di Slow Food, retta dal Fiduciario Flavio Franceschetti insieme a Fausto Fiorile, Manuela Ferrari, Alberto Scolari e Ivano Vaglia, perché «come altre piccole produzioni tradizionali rischiava di scomparire».

Dal punto di vista nutrizionale “Rapy” è ipocalorica (18 cal/100g), ricca di preziosi elementi minerali come ferro, acido folico, rame e zinco, offre un discreto contenuto di vitamine B, C ed ha proprietà diuretiche, depurative e disintossicanti, che la rendono consigliabile in caso di calcolosi renali e nella cura della gotta. 













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