storo 

Quando si ballava con musica live 

Oggi alle 20.30 al mini auditorium si rivivrà l’epopea degli anni ’60


di Aldo Pasquazzo


STORO. Già negli anni ‘50 e ‘60 erano stati protagonisti della buona musica. Ed ora Matteo Pizzini e Iginio Scaglia racconteranno la loro storia, la loro passione e i loro successi in occasione di una serata in programma oggi alle 20.30 al mini auditorium comunale di piazza Europa di Storo. I due, con l'aiuto dell'insegnante Giovanni Cortella e di immagini di un tempo contribuiranno a riavvolgere la storia del paese raccontando di quando la domenica, disobbedendo alle indicazioni dei genitori e del parroco don Vigilio Flabbi, si varcava la soglia delle balere.

Cortella, che ha scritto traccia e copione della serata, va il merito di aver spulciato a fondo nei dettagli. Ma a rendere ancora più suggestiva la serata, dove tra l'altro prevarranno il dialetto e i detti di paese, ci sarà anche il coro Amici del bel Canto diretto dalla maestra Sonia Cassinelli e la fisarmonica Bruno Dapreda che come prima partitura interpreterà il brano Il Tuo Mondo.

«Bravi , disponibili e preparati gli orchestrali di Storo hanno intrattenuto per anni più generazioni quando si frequentavano sale da ballo degli alberghi della zona . Accanto ai due suonavano anche i compianti Costantino e Fedele Zocchi che con violino e basso ci sapevano fare», ricorda Donato Candioli presidente del Circolo pensionati.

I musicisti storesi allora si vestivano anche bene e con acconciature tipiche dell’epoca con grande uso di brillantina. Poi il mattino dopo tutti tre puntuali ad iniziare la settimana alla Sapes mentre Zocchi apriva la serranda del suo laboratorio di calzolaio in piazza Unità d'Italia.

A far parte di quella di prima generazione di musicisti che avevano iniziato l’attività ancora negli anni ‘50 c’erano i compianti Danilo Baratella, Pietro Sai, Angelo e Chino Cortella, Pacio Zontini, Necola Paisoli, Gioanì, Peluc, Fredo e il condinese Celestino Dapreda. Successivamente negli anni ’60 era avvenuto il passamano generazionale sotto l'insegna della Baby Aurora.

«I quattro storesi - aggiunge Giampaolo Capelli poi divenuto Re del liscio a Radio GB1 -, a volte integrando anche la voce di Quinto Festa, erano soliti esibirsi alla domenica sera all'albergo Agnello. Poi i “ belli “ dell'Aurora traslocarono a volte al Grill e alla locanda Cà Rossa mentre in estate il centro d’attrazione era la balera di Pietro Salvotelli a Baitoni. A Storo era poi stata la volta di altri complessi ancora: prima i Tauris con Gianfranco Demadonna tanto per citare il più popolare. E poi negli anni ‘70 i Boomerang di cui facevano parte Rinaldo Armanini, Alcide Grassi, Walter Moneghini e il compianto Giuseppe Romele. Ad andare per la maggiore musiche e brani che si rifacevano ai 78 giri interpretati da Claudio Villa, Luciano Tajoli, Nilla Pizzi, Tonina Torielli, Gino Latilla e Natalino Otto e poi i primi sussulti del molleggiato Adriano Celentano e Mina la Tigre di Cremona con la sua Tintarella di Luna nonché Cielo in Una Stanza del mitico Gino Paoli».













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