Ponte Arche avrà una chiesa nuova 

In controtendenza, il paese ha deciso di raddoppiare l’attuale tempio troppo piccolo per ospitare tutti i fedeli


di Graziano Riccadonna


PONTE ARCHE. Sono finalmente partiti i lavori di ampliamento e ristrutturazione integrale della chiesa di Ponte Arche, dedicata alla Madonna Ausiliatrice. Da tempo se ne sentiva il bisogno, in quanto il paese di Ponte Arche, anche capoluogo del neonato comune di Comano Terme, si è ingrandito a dismisura nel secondo dopoguerra, trovando alcune strutture del tutto inadeguate: come la chiesa parrocchiale.

Ed ora finalmente l’edificio intitolato a Maria Ausiliatrice, poco capiente e bisognoso di manutenzione straordinaria, potrà essere rinnovato e ampliato in modo da accogliere meglio una “comunità allargata” (residenti e valligiani) arricchita per nove mesi all’anno dalla presenza di tanti “ospiti” in cura o in vacanza.

La chiesa gode di alcuni lasciti, inoltre la Provincia Autonoma contribuisce al rifacimento con 668.248 euro, a sua volta la CEI devolve alla parrocchia di Ponte Arche un sostanzioso contributo derivante dall’8 per mille per l’intervento di ristrutturazione e ampliamento della chiesa dell’Ausiliatrice.

Il progetto, redatto dall’architetto Sandro Giongo in sinergia con la Commissione Arte Sacra della Curia Arcivescovile di Trento e i membri del settore liturgico e tecnico-architettonico della Conferenza Episcopale Italiana di Roma, si pone come obiettivo l’integrazione tra la parte storica della Chiesa e la nuova struttura che con l’ampliamento andrà così a raddoppiare i posti a sedere, tenendo presente i vincoli orografico-spaziali dell’area (strada provinciale e declivio). L’intervento prevede una demolizione parziale della struttura e la rotazione degli assi liturgici, riportandoli all’orientamento est-ovest, più tradizionale ma che al contempo, obbliga ad un percorso che dapprima si rivolge verso monte per poi ruotare e indirizzarsi ad oriente, verso la nuova abside. Una chiesa recente, risalente al 1930 ad opera di don Eliseo Busatti, la chiesa di Ponte Arche. Costruita per poche decine di persone, ora abbisogna di un deciso ampliamento. Da qui lo sforzo del consiglio pastorale per ottenere i finanziamenti necessari per un ingrandimento che si preannuncia piuttosto massiccio. Tanto che anche nel recente Masterplan se ne è tenuto conto, così come nella rotatoria sulle statali che sta per essere realizzata. Numerose le donazioni nel tempo. Anzitutto la donazione Valentinotti, che lasciò a suo tempo il compendio Bel Sit dalla cui vendita si ricavarono gli allora 800 milioni che sono serviti parte al riattamento del teatro don Bosco, parte accantonati appunto per rinnovare la chiesa di S.M.Ausiliatrice. La seconda donazione, più consistente, è di 250.000 euro, lasciata in eredità tre anni fa dalla signora Raffaella Cazzolli, moglie dello “storico” negoziante Renzo Cazzolli. Il motivo del lascito alla chiesa: la signora Raffaella, nata nel 1939 a Ponte Arche, tra le prime famiglie residenti (proveniva da Andogno) è stata la prima battezzata nella nuova chiesa archese.













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