“Legato Sale”, futuro di serre idroponiche 

Praso, il sindaco Pellizzari: i terreni della fondazione saranno dati in permuta a due giovani agricoltori


di Stefano Marini


PRASO. I terreni della fondazione “Legato Sale” di Praso ceduti a 2 giovani di Storo per realizzarci delle serre idroponiche. Questa voce s'è diffusa di recente nel Comune di Valdaone facendo molto discutere. Alcuni davano addirittura per certa la vendita dei terreni di proprietà della fondazione che gestisce antichi lasciti a favore dei poveri. C'è del vero, ma si parla di permuta, non di vendita. In tal modo il capitale della fondazione benefica dovrebbe restare invariato.

Le fondazioni “Legato Sale” sono presenti un po' in tutte le Giudicarie. La loro origine è molto antica, si parla del diciassettesimo secolo dopo Cristo. In quegli anni per le valli del nord Italia imperversava la peste e la morte era una realtà fin troppo tangibile nella vita di ognuno. In molti credevano che per ottenere un posto in paradiso sarebbe stato utile lasciare gli averi terreni, o almeno una parte di essi, alla Chiesa, “guadagnando” così messe di suffragio a favore della propria anima. I lasciti così generati venivano vincolati ad un uso benefico. Ad esempio i proventi derivanti dall'affitto dei campi ceduti alle parrocchie dovevano poi essere utilizzati per sostenere i poveri, le vedove e i bisognosi, magari distribuendo loro il sale, al tempo bene raro e prezioso. In alcuni luoghi questi beni esistono tutt'oggi, gestiti da apposite fondazioni, le "Legato Sale", appunto.

A Praso, frazione del Comune di Valdaone, esiste una fondazione siffatta e di recente si è diffusa la voce che alcuni suoi terreni sarebbero stati in procinto di venir venduti a due giovani aspiranti agricoltori, Edoardo Ferrari ed Erik Pezzarossi di Storo. Dato il vincolo benefico che grava su quei terreni in molti avevano storto in naso, ma come spiega Ketty Pellizzari, sindaco di Valdaone, la situazione è un po’ diversa.

«Ci siamo visti pochi giorni fa con i 2 imprenditori e con l'amministratore della "Legato Sale" di Praso Gilberto Nicolini - dichiara la prima cittadina - abbiamo discusso proprio di questi aspetti. Non si parla di vendere i terreni della "Legato Sale" a dei privati ma di permutarli con appezzamenti di valore uguale o superiore. Il capitale resterà quindi invariato e così il beneficio che ne deriva alla comunità. Quanto alle serre idroponiche, come Comune di Valdaone le sosteniamo e abbiamo chiesto a Ferrari e Pezzarossi di presentare quanto prima il loro progetto al Consiglio Comunale».

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