La violenza del vento  distrugge piante e vetrate 

Il maltempo. A farne le spese lunedì sera l’area di servizio di Leotti lungo la statale del Caffaro «Nemmeno il tempo di renderci conto che una parte del piazzale sembrava un rottamaio»


Aldo Pasquazzo


BORGO CHIESE. Una tromba d'aria ha messo a soqquadro lunedì sera l'intera area di servizio Eni, a sud di Condino, gestita da Paolo Leotti nonché l'adiacente bar Mangianotte, appartenente invece a Lara Festa, i cui danni nel suo complesso ammontano a circa 10 mila euro. Fuori dallo stesso esercizio seggiole e tavolini metallici non solo sono volati via, ma si sono addirittura attorcigliati tanto da non essere recuperabili. Quel “tornado”, durato una manciata di minuti, ha inoltre infranto vetrate e capovolto pensiline, estintori e cartellini in lamiera, facendo volare il tutto ad una cinquantina di metri al di là della statale 237 del Caffaro. Fortunatamente in quei momenti sul nastro d’asfalto – che confina con il distributore – non transitavano auto. Altrimenti i danni potevano essere peggiori. «Nemmeno il tempo di renderci conto di quanto stava avvenendo che lungo una parte di piazzale sembrava essere da un rottamaio» avverte Leotti. La stessa cabina – lavaggio, che affianca le pompe di carburante, ha riportato danni, in quanto a ridosso degli spazzoloni sono finiti dei bancali di ferro in uso ai gestori e trascinati a velocità sostenuta da quelle violente folate di vento.

La violenza del vento ha sradicato anche una serie di piante, accanto alla strada, in direzione di Agri 90. «Si trattava di piante che probabilmente non avevano radici profonde e che la spinta del vento le ha sollevate dal terreno capovolgendole nel prato», dicono dal corpo di polizia locale. A mettere in sicurezza le piante pericolanti e a tagliare quelle già a terra ci hanno pensato i vigili del fuoco volontari di zona e gli operai del cantiere comunale.

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