«L’obiettivo? Rendere fruibile l’auditorium entro la fine dell’anno» 

Lavori pubblici. Il primo cittadino traccia il bilancio di quanto fatto e delle opere da qui al 2020 Scuole elementari: presto la commissione giudicante. “Cortella al Dos”: serve una variante


Stefano Marini


STORO. Lavori pubblici, croce e delizia di tutte le amministrazioni pubbliche. Non fa eccezione Storo, dove molti sono i cantieri aperti o da aprire. Se le cose andranno come spera il sindaco Luca Turinelli, da qui 2020 le inaugurazioni dovranno essere parecchie, su tutte quella dell’auditorium, “eterna incompiuta” attesa da quasi 30 anni: il primo cittadino giura che sarà aperto entro primavera 2020.

Sindaco Turinelli, che cosa è stato completato da inizio consiliatura ad oggi?

È stata conclusa la ristrutturazione della Casa Gelani-Mezzi. Completata anche la messa in sicurezza dei ponti di campagna, sebbene manchi l’asfaltatura che arriverà a primavera. Abbiamo effettuato l’adeguamento normativo delle scuole medie e della materna “Isidora Cima”, nel secondo caso con pure la sostituzione generatori di calore conclusa. Terminati anche l’area ricreativa e il marciapiede nei pressi dell’hotel Castel Lodron, a Lodrone, mentre a Darzo sono conclusi i lavori di riqualificazione del centro storico: con il ribasso d’asta ottenuto si sta però valutando una ripavimentazione in porfido del tratto che collega i volumi su cui siamo intervenuti. Tra i lavori completati anche fognature e acquedotto a Casa Rossa e a Lodrone. Siamo quasi alla fine anche del primo lotto di sostituzione dell'illuminazione pubblica a Storo. Il restauro di Malga Monsur è in corso di esecuzione ed è a buon punto. Per il posteggio nei pressi delle scuole medie il termine lavori è previsto invece per il 19 aprile.

A che punto è la riqualificazione delle piazze di Storo?

Il progetto esecutivo è stato depositato e quindi quest’anno si fa la gara, contiamo che il lavoro sia terminato entro fine consiliatura perché la riqualificazione dei centri storici è una parte fondamentale del nostro programma. C’è però da attendere il termine degli espropri per realizzazione posteggi su vicolo della società americana.

A che punto è la “grande incompiuta”, cioè l’auditorium di Storo?

Abbiamo appaltato le opere edili e quelle elettriche, bisognerà appaltare gli 2 ultimi lotti di opere interne, cioè sedie e scenografie. L’auditorium sarà fruibile entro fine anno, alla peggio entro i primi mesi del 2020. Siamo alla firma dei contratti e dopo quasi 30 anni noi puntiamo a vedere finalmente aperta questa struttura tanto attesa. C’è in ballo anche un secondo lotto, per gli esterni, il cui progetto esecutivo è stato consegnato nei giorni scorsi. Proprio a inizio settimana abbiamo inviato il tutto in Provincia, perché su entrambi i lotti c’è la possibilità di ottenere un contributo. In ogni caso l’auditorium sarà aperto. Con risorse comunali si completeranno gli interni, se arriverà il contributo provinciale riusciremo a sistemare anche gli esterni.

A proposito di grandi opere”, che cosa si può dire delle scuole elementari di Storo?

Siamo alla nomina della commissione giudicatrice che dovrà valutare i progetti presentati. La commissione giudicante sarà completamente esterna: contiamo che per maggio ci sia un progettista incaricato che avrà 90 giorni per completare il suo progetto, che a quel punto noi invieremo ad Apac per l’appalto. Speriamo di riuscirci per l’autunno, ma le tempistiche dell’appalto non dipendono da noi: trattandosi di una gara europea da 8 milioni di euro la procedura potrebbe avere tempi non brevissimi.

Opere che si fanno attendere. Che dice invece di Palazzo “Cortella al Dòs”?

Il grosso del lavoro è stato terminato, il tecnico incaricato ci ha segnalato la necessità di realizzare una variante per alcune modifiche resesi necessarie in corso di esecuzione. Stiamo predisponendo la variante e appena sarà approvata verrà dato l'incarico per terminare la variante e chiudere il lavoro. Il mio auspicio è di arrivare all’inaugurazione entro l’anno.

Il marciapiede da Storo alla zona industriale però ancora non si vede.

Storia travagliata. C’è voluto molto tempo per effettuare gli espropri. L’anno scorso si era arrivati ad appaltare il lavoro ma la ditta che aveva vinto la gara non è mai venuta a firmare il contratto, sebbene glielo avessimo intimato. Si è scoperto che l’impresa in questione non aveva i requisiti in regola al momento della firma e abbiamo quindi assegnato il lavoro al secondo classificato, la Mosca Costruzioni, che ha firmato il contratto 2 settimane fa e ha 60 giorni di tempo per completare i lavori.

Anche il restauro del campanile della chiesa di Darzo manca all’appello.

In questo caso agiamo su delega della Provincia. I soldi sono arrivati ma è in corso di approvazione il progetto, perché mancavano dei permessi da parte della soprintendenza. Appena possibile verrà indetta la gara per effettuare i lavori, che speriamo siano terminati entro fine anno.

Infine il palazzo del Conventino. Le impalcature sono fuori da più di un anno. Quando verranno utilizzate?

La ditta incaricata è venuta a firmare il contratto la settimana scorsa e il lavoro è in corso di esecuzione. Si tratta di un’intonacatura e di una sostituzione di finestre. Il problema è stato che l’opera è rimasta una vita in Soprintendenza che si è presa tutto il tempo concesso dalla legge prima di darci il via libera. Purtroppo però la brutta figura con i cittadini la facciamo noi.

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