«Il prestito a EscoBim? Per garantirgli liquidità» 

L’intervista al presidente Papaleoni. Il Bim del Chiese ha concesso 2 milioni e mezzo «a causa dei mancati afflussi della Provincia e da altri soggetti». Il bilancio sarà positivo


Stefano Marini


Borgo chiese. Il Bim del Chiese, punto di raccordo nevralgico per il sistema istituzionale ed economico della Valle del Chiese. Di recente sono state sollevate numerose questioni differenti che lo riguardano, e per vederci chiaro ne abbiamo fatto quattro chiacchiere con il presidente, Severino Papaleoni.

Da tempo molte associazioni del territorio lamentano ritardi nei pagamenti del Bim. Qual è il problema? È stato risolto?

Sì, le cose sono tornate a posto. I mandati sono tutti stati inviati a partire da un mese fa. Il problema era la non sufficiente competenza a gestire i nuovi software per la contabilità armonizzata. Il nostro impiegato ha utilizzato modelli di procedura precedenti alla nuova normativa e ciò ha causato il blocco dei mandati. Quando abbiamo verificato la cosa abbiamo fatto intervenire l'assistenza e con il supporto della tesoreria abbiamo provveduto a rivisitare tutte le operazioni non corrette che erano state effettuate e alla fine la contabilità si è rimessa in ordine. Diciamo che al 98% si è trattato di un errore umano, ma ora è tutto risolto e stiamo ultimando i versamenti. L'impiegato è in grado di gestire le nuove procedure e contemporaneamente è stata formata anche la risorsa che in futuro andrà ad occuparsi di contabilità, Tania Tamburini, che ha già preso in carico la competenza per il 2019.

Il Bim del Chiese è socio di maggioranza di EscoBim. Come vede il presidente del Bim la situazione finanziaria della controllata? Perché gli avete prestato 2 milioni e mezzo di euro?

EscoBim aveva bisogno di liquidità per far fronte a tutti gli stati di avanzamento lavori in corso. Ciò era dovuto a mancati flussi dalla Provincia e da altri soggetti, oltre che ad un ritardo nella partenza dei pagamenti per il teleriscaldamento di Valdaone. La liquidità che gli abbiamo concesso è servita a far fronte a queste difficoltà momentanee. Il bilancio 2019 di EscoBim è molto buono e la previsione è positiva.

Palazzo del Conventino ed altre strutture di proprietà Bim. Ci sono novità sulla loro destinazione?

Per il Conventino sto aspettando che il Comune di Storo mi dica quando possiamo andare a fare un sopralluogo. Storo ha portato avanti 2 deleghe, una di consolidamento e una di sistemazione esterna che sono terminate. Il piano stilato da Iniziativa e Sviluppo prevede per il Conventino l'ipotesi di farne un B&B di qualità. Ufficiosamente sappiamo che per riconvertire la struttura ci vogliono circa 2 milioni di euro. La Conferenza dei Sindaci ritiene si tratti di un grosso impegno. Il timore non riguarda tanto la cifra in sé quanto la possibilità di trovare chi poi sappia gestire una struttura simile.

Il Bim ha assunto un funzionario informatico. Il Comune di Storo di recente ha chiesto di potersene avvalere ma gli è stato risposto di no. Come mai?

Abbiamo assunto un responsabile per la transizione digitale dei Comuni non un funzionario informatico. La figura è nuova e col supporto del Consorzio dei Comuni abbiamo chiarito che deve soprattutto far applicare l'Agenda Digitale, che implica determinate azioni e scadenze. Tutto è in fase di sperimentazione. Ciò premesso, il Comune di Storo chiede che il responsabile per la transizione digitale faccia cose che non sono per il momento previste, per cui abbiamo dovuto respingere la richiesta.













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