Geoparchi Unesco, al congresso il dono realizzato dall’Anffas 

Accordo del Parco con il Laboratorio sociale di Tione Stella alpina di legno e feltro per i delegati di tutto il mondo



TIONE. Saranno i ragazzi dell’Anffas e del Laboratorio sociale di Tione (che accoglie chi ha disabilità intellettive e relazionali) a realizzare gli omaggi ai congressisti, ne sono attesi un migliaio, che dall’8 al 14 settembre parteciperanno, a Madonna di Campiglio, all’ottava Conferenza mondiale dei Geoparchi Unesco curata dal Parco naturale Adamello Brenta. Ad ogni partecipante sarà donata una stella alpina di legno e feltro realizzata artigianalmente. Proprio per siglare questa collaborazione tra l’Anffas, il Laboratorio sociale e gli organizzatori dell’appuntamento - che porterà in valle tecnici, geologi, rappresentanti delle aree protette e delegati dei geoparchi di tutto il mondo, soprattutto europei ma anche asiatici, latino-americani, canadesi e africani - la Comunità di valle delle Giudicarie ha ospitato nei giorni scorsi, in sala conferenze, un incontro con i ragazzi che confezioneranno i gadget.

Il presidente del parco, Joseph Masè, ha ringraziato i giovani e novelli artigiani. «Il vostro contributo – ha detto – è prezioso per il parco e arricchisce questo evento mondiale di un elevato spessore sociale». Floro Bressi, assessore alla fauna selvatica della giunta del parco, ha affermato che «c’è da augurarsi, e per questo mi sto impegnando, che questo tipo di collaborazione possa proseguire anche dopo l’evento di settembre». Ai ragazzi e ai genitori presenti all’incontro, al quale hanno partecipato anche Manuela Molinari dell’Anffas e la geologa Vajolet Masè, è stata poi raccontata l’importanza del vivere nell’area di un geoparco ma anche il significato, per l’intera comunità, dell’essere riusciti ad aggiudicarsi l’iniziativa di settembre e la ricchezza geologica presente nell’area del parco. «Una delle attività a cui si sta dedicando con dedizione il parco, nell’ambito dell’organizzazione della conferenza – ha sostenuto il presidente Masè – è proprio lo sviluppo di una consapevolezza dei residenti del valore del patrimonio geologico, culturale e tradizionale del territorio in cui vivono». Nei poco più di 620 chilometri quadrati lungo i quali si estende il parco sono presenti pressoché tutti i tipi di rocce del mondo, da quelle cristalline dell’Adamello Presanella, massiccio modellato dai ghiacciai, a quelle del paesaggio carsico delle Dolomiti di Brenta. Un territorio, quindi, caratterizzato, secondo quanto riportato in diverse pubblicazioni scientifiche, da un’elevata geodiversità e biodiversità dove “insistono” 1300 specie di piante ma vivono anche parecchi animali, tra cui l’orso bruno.

Di tutto questo e di altro ancora si avrà modo di discutere a settembre nel summit mondiale che certo, mettendo a confronto esperienze e contesti diversi, permetterà ai partecipanti di arricchire il proprio bagaglio scientifico oltreché il patrimonio di conoscenze e relazioni senz’altro utile per nuove collaborazioni e ricerche. (pa.pi.)













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