Dal Bim 15 milioni per la valorizzazione 

Valle del Chiese, uno studio su una trentina di strutture. Ok da Esco e Consorzio turistico, ora la palla passa ai Comuni


di Stefano Marini


BORGO CHIESE. Il Bim del Chiese come cuore di una “città” compresa fra le sponde del Lago d'Idro a quello di Roncone e alle alture della Val di Fumo. Interventi per la valorizzazione e il recupero di una trentina di strutture sparse sul territorio che comporterebbero investimenti per 15 milioni di euro. Il tutto in uno studio stilato dalla società cooperativa “Iniziativa e Sviluppo”, già presentato ai delegati del Bim e ai rappresentanti comunali chiesani, e costato 24 mila euro.

Lo spunto per lo studio nasce da 2 fattori. La presenza in Valle del Chiese di numerose strutture incomplete o in disuso e la volontà di procedere alla loro valorizzazione in un'ottica sinergica. Ecco i dettagli sui contenuti del piano forniti dal presidente del Bim, Severino Papaleoni: «Le strutture analizzate sono circa una trentina e gli investimenti previsti per rilanciarle nel complesso sono sui 15 milioni di euro, lo studio è costato al Bim 24 mila euro. Partendo dal Comune di Bondone abbiamo il binomio formato da Castel San Giovanni e Idroland. Nel primo caso bisogna chiedersi cosa fare della struttura e come raggiungerla, magari con una teleferica, mentre nel secondo si ragiona su un rilancio basato sulla vicinanza al lago e sugli sport all'aria aperta. Nella zona centrale della valle abbiamo palazzo Belli a Condino che potrebbe diventare un cuore propulsore dal punto di vista della ricerca a favore dell'economia produttiva locale. Ci sono varie idee che stiamo vagliando con Fbk, ad esempio l'installazione di un FabLab. Pieve di Bono dovrebbe sviluppare una centralità dal punto di vista dei mercati mentre più a nord c'è la zona dei forti Larino, Corno e Carriola e si pone la questione di come legarli fra loro e come svilupparli».

Papaleoni prosegue ragionando sull'impostazione del progetto: «Ci sono anche strutture da completare e rilanciare. Fra queste l'auditorium di Storo, messo al servizio della valle perché ha una capienza molto elevata. Allo stesso modo anche il centro giovani di Pieve di Bono deve riguardare la valle. Le strutture a vocazione turistica, una volta recuperate potranno essere affidate ai privati. È il caso del palazzo del Conventino di Lodrone, che potrebbe diventare un B&B di lusso. Alla gestione pubblica verranno invece lasciati i grossi centri dagli elevati costi di gestione. Ad esempio la piscina di Condino con 55 mila presenze nel solo 2018 ha un successo enorme, ma ogni anno ci sono dai 400 ai 450 mila euro da coprire dei quali si fanno carico i Comuni e il Bim, che è il centro di regia del progetto. Un po' perché qui ci sono risorse ma un po' anche perché c'è una buona intesa fra Comuni che sono solo 7 sparsi su un territorio limitato che nel giro di un'ora va dal lago d'Idro ai 1.800 metri della Val di Fumo. La suggestione della "città del Chiese", una valle con ogni abitato come "quartiere" di un ambito urbano diffuso, è molto bella, ma le idee perché camminino hanno bisogno di persone che le abbraccino, le condividano e le promuovano. Il progetto strategico di sviluppo per la valorizzazione delle strutture è già stato presentato all'assemblea del Bim e poi a tutti i sindaci e ai rappresentanti di Consorzio Turistico ed Esco Bim. Il primo parere fornito è stato molto favorevole, ora il progetto verrà inviato ai Consigli Comunali».

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