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Centraline sul Chiese la Provincia boccia il progetto Esco Bim

BORGO CHIESE. Il progetto del Consorzio elettrico di Storo di realizzare 2 impianti idroelettrici sul fiume Chiese non confliggerà con quello similare messo in campo alcuni anni fa da Esco Bim,...



BORGO CHIESE. Il progetto del Consorzio elettrico di Storo di realizzare 2 impianti idroelettrici sul fiume Chiese non confliggerà con quello similare messo in campo alcuni anni fa da Esco Bim, perché quest’ultimo è stato bocciato dalla Provincia. Lo rivela il presidente di Esco Bim Panelatti sentito dal Trentino proprio in merito al potenziale conflitto fra le 2 società. L’annuncio della volontà da parte del Consorzio Elettrico di Storo di realizzare 2 centraline idroelettriche sul corso del fiume Chiese ha fatto sollevare un certo dibattito in valle e anche negli ambienti della politica. Per tutti valga l’intervento del consigliere provinciale Alex Marini, che sulla sua pagina Facebook si domandava che effetti potranno avere 2 o 3 centraline idroelettriche piazzate a breve distanza le une dalle altre sul fiume, facendo riferimento anche all'impianto proposto da Esco Bim, del quale Marini di chiedeva che fine avesse fatto.

La risposta alla prima domanda verrà data dalla Provincia ma per la seconda invece è possibile chiarire le cose. Il progetto di Esco Bim semplicemente non è più in campo. «La nostra domanda è stata acquisita e ha proseguito il suo iter istruttorio in Provincia fino a che l’Agenzia provinciale per le risorse idriche ed energetiche ci ha dato risposta negativa - afferma Panelatti - il Servizio Bacini montani aveva posto un veto in quanto alcuni dei criteri del piano di tutela delle acque riguardanti le restrizioni in merito alle variazioni d’altezza dell'alveo del fiume non erano rispettati dal progetto. Dopo una serie di colloqui con i dirigenti provinciali ci è stata rappresentata l’impossibilità di proseguire e la domanda è stata lasciata decadere. Dal nostro punto di vista non c’è più alcuna iniziativa sul Chiese. Per quanto riguarda le 2 centraline che vorrebbe realizzare il Cedis, loro valutano che esiste un tratto di corso d’acqua libero e seguiranno le procedure del caso». (s.m.)















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