vigo rendena 

Antenna: ora si attende la Conferenza dei servizi

VIGO RENDENA. Ieri sera si è tenuto l’incontro tra il Comitato spontaneo contro l’antenna e l’amministrazione comunale di Porte di Rendena con il sindaco Enrico Pellegrini, la giunta comunale e i...



VIGO RENDENA. Ieri sera si è tenuto l’incontro tra il Comitato spontaneo contro l’antenna e l’amministrazione comunale di Porte di Rendena con il sindaco Enrico Pellegrini, la giunta comunale e i consiglieri di Vigo Rendena. «L’incontro - fa sapere il comitato - ha unito gli intenti e si è deciso di non svolgere l’incontro informativo per la popolazione previsto per martedì, ma di attendere l’esito della Conferenza provinciale dei servizi, alla quale portare più motivazioni possibili per non mettere l’antenna in paese». L’installazione del traliccio per la telefonia mobile a Vigo Rendena vede implicati molti interessi, anche contrastanti. Da una parte gli abitanti di via Mazzini o delle sue vicinanze, che temono effetti nocivi alla salute per i campi elettromagnetici. Dall’altra la Tim che ha bisogno di più ripetitori per migliorare il servizio di copertura territoriale della ricezione satellitare. Poi c’è il Comune Porte di Rendena fortemente contrario all’installazione dell’antenna Tim in via Mazzini, ma che in base al “Codice delle comunicazioni elettroniche” non può vietarne l’installazione perché le infrastrutture di comunicazione sono assimilate a opere di urbanizzazione primaria e hanno carattere di pubblica utilità. A Vigo Rendena c’è un privato cittadino che ha messo a disposizione un proprio terreno. Ma sulla sicurezza del “reddito garantito”, non c’è da scommetterci molto, dopo quello che è successo al Comune di Tione. Il capoluogo delle Giudicarie fu costretto a ridurre il contratto di locazione del traliccio in località Roccolo, sul versante montano di Zeller, passando dai precedenti 14 mila euro a 8.600 all’anno. Infine l’antenna potrebbe interferire con la piazzola dell’elicottero, molto vicina a dove si è ipotizzata l’antenna Tim. Ora si cerca di allargare il problema “ripetitori” ai paesi di tutta la Val Rendena «per evitare che questo tipo di antenne possano avere - afferma il comitato - anche un danno all’immagine turistica della zona». (w.f.)













Scuola & Ricerca

In primo piano