CAMPO LOMASO. Oggi pomeriggio, alle 17.30, TeatroMais, sulla piana che da Campo Lomaso porta a Vigo Lomaso (in caso di pioggia l'incontro sarà al teatro don Bosco di Ponte Arche alla stessa ora) Pietro Amorth, ideatore del TeatroMais, ha invitato a parlare don Marcello Farina.

«Nella normalità delle stagioni, nelle coltivazioni rurali, noi ragazzini vedevamo nel contadino e nelle sue mani screpolate un agire per sostentamento - spiega Amorth -. Pochi ancora facevano della campagna un business e pochi avrebbero pensato che ora, a 40 anni di distanza, il "turismo rurale" ne sostituisse il senso. TeatroMais nasce a difesa di una ruralità che faccia cultura e non business fine a se stesso. Si è trasformato o si cerca in tutti i modi, di trasformare un territorio evitando in qualche modo di sporcarsi le mani, di renderle ruvide, screpolate, affaticate. Ecco perché invito le persone ad entrare dentro un campo di mais, ecco perché non sopporterei qualcuno che esprimesse un disagio se dovesse inciampare in una zolla o in una pietra del campo. Ho chiesto a Don Marcello Farina di parlare della fragilità della Chiesa nel modo che gli pareva più consono, perché la Chiesa, la cristianità è indissolubilmente legata alla terra, alla campagna, alla ruralità di questa valle, ma lo abbiamo dimenticato, tutti».

Appuntamento alle 17,30.