IL RATING

Finanza, l'agenzia Fitch dà il massimo dei voti all'Alto Adige "staccato" dall'Italia

La provincia ottiene il rating di AAA da sola, di A- se inserita nel sistema nazionale. Kompatscher: "La conferma dello stato di salute dell'economia locale"



BOLZANO. Per la prima volta Fitch Ratings valuta la solidità finanziaria della Provincia autonoma di Bolzano senza legarla al sistema-Italia. Il rating «stand alone» è da AAA, mentre quello «tradizionale» è A-.

Una valutazione indipendente della stabilità, della capacità di onorare gli impegni finanziari assunti e delle potenzialità finanziarie, che incide profondamente sulla fiducia degli investitori e consente di ottenere condizioni di vantaggio con le banche e gli altri attori economici locali ed internazionali.

Questo, in estrema sintesi, il significato della procedura di rating che, dal 2002, riguarda anche la Provincia di Bolzano, la cui gestione finanziaria viene fatta valutare periodicamente da specifiche agenzie internazionali di rating. Soddisfatto il presidente Arno Kompatscher, secondo il quale «la tripla A è la conferma dello stato di salute delle finanze provinciali e, più in generale, dell'economia locale. Questo lusinghiero risultato è frutto del mix positivo fra basso indebitamento, bilancio solido e forti indicatori socio-economici».

Per quanto riguarda la valutazione tradizionale del rating della Provincia di Bolzano, ovvero quella che vede l'amministrazione valutata come parte del sistema-Italia, Fitch ha confermato il rating di lungo termine A-, di due livelli superiore rispetto al BBB- dell'Italia, definendo «stabili» le prospettive di lungo periodo. Secondo Kompatscher, il fatto che un'agenzia di rating di così elevata fiducia e affidabilità svolga una procedura ad hoc per la Provincia di Bolzano è «la dimostrazione che la nostra autonomia, anche dal punto di vista finanziario, è considerata e riconosciuta a livello internazionale».

Rispetto al sistema-Italia, Fitch cita la costituzionalità del patto di garanzia come forma di tutela massima dell'autonomia finanziaria, che dipende solo marginalmente dai trasferimenti statali.













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