Uno spettacolo per pensare su “Il problema” Alzheimer

predazzo. Oggi alle 21 al cinema teatro comunale di Predazzo, andrà in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “Il Problema" di Paolo Fresa, con Franco Ferrante, Nunzia Antonino, Paola Fresa, Michele...


Francesco Morandini


predazzo. Oggi alle 21 al cinema teatro comunale di Predazzo, andrà in scena lo spettacolo teatrale dal titolo “Il Problema" di Paolo Fresa, con Franco Ferrante, Nunzia Antonino, Paola Fresa, Michele Cipriani e la collaborazione alla creazione collettiva di Christian Di Domenico.

L’evento fa parte del progetto “AttivaMente” promosso dalla Comunità Territoriale della Val di Fiemme e dal Comun General de Fascia, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e di numerose associazioni, per sensibilizzare la popolazione sul tema delle demenze, che ha già visto a maggio due incontri con la dottoressa Simona Gardini a Cavalese e Pozza di Fassa sul tema “Benessere delle persone con decadimento cognitivo e delle loro famiglie». Il “problema” che madre e figlia si trovano a dover affrontare è la malattia incurabile che colpisce il padre, il morbo di Alzheimer.

Michele Cipriani, che interpreta tre ruoli diversi – il dottore, l’impiegato e il badante – conduce i tempi del racconto teatrale, stemperando al contempo, con ironia, il disagio dello spettatore di fronte a una malattia che la drammaturgia segue minutamente nel suo evolversi.

Il padre, un ottimo e dolente Franco Ferrante, è posto in una specie di gabbia aperta, uno spazio neutro in cui la malattia si presenta in tutte le sue manifestazioni.

“Il problema” è uno spettacolo intenso in cui ci viene mostrato con estremo pudore, ma comunque in modo feroce ed invasivo, l’addentrarsi nell’orrore della malattia, che prima viene rifiutata e poi accettata, le amnesie che si sviluppano nel confondere il presente con il passato, la realtà con l’immaginazione, l’assurdità e la ripetizione dei gesti. Non la narrazione di una malattia, ma quella di un amore delle due donne (le commoventi ed intense Nunzia Antonino nei panni della madre, e Paola Fresa, autrice del testo, in quelli della figlia) che cercano in ogni modo di non far perdere all’amato consorte e all’adorato padre, ricevendone in cambio anche ferocia, la propria identità.

Lo spettacolo, in concorso al Premio Platea 2016, è stato valutato tra le migliori 21 opere su un totale di 504 e ha ricevuto una menzione speciale della giuria.

Il progetto “AttivaMente” che vede coinvolte le associazioni che operano sul territorio come Rencureme e Il Sollievo, le case di riposo, la cooperativa sociale Le Rais e le biblioteche di Fiemme e Fassa, proseguirà fino a settembre e oltre. Tra le altre iniziative una mostra/vetrina e una bibliografia con film e libri sul tema, allestita da tutte le biblioteche di Fiemme e Fassa fino al 16 giugno, e la presentazione di un libro il 5 settembre.















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