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Uniti: «Cittadini poco tutelati» 

Due interrogazioni del gruppo di opposizione sollecitano la giunta



TESERO. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale a Tesero sono state presentate anche due interrogazioni da parte del gruppo di opposizione “Uniti per crescere”. Nella prima, letta dal consigliere Alan Barbolini, veniva sollecitato nuovamente il sindaco a farsi carico anche di rispondere alle segnalazioni e alle sollecitazioni fatte dai cittadini. Barbolini ha fatto riferimento all’interrogazione presenta dal suo gruppo ancora il 17 aprile 2017 sulle problematiche sulla circolazione per gli abitanti di via Delmarco e i «posteggi selvaggi», ha detto Barbolini che «imperversano nel nostro paese conseguenti alla chiusura a fasce orarie della via Fia». Alle problematiche segnalate lei sindaco - ha detto Barbolini - ha risposto solo in data 9 agosto, ben 4 mesi dopo la segnalazione. Proprio la conferma di quanto da noi segnalato - ha aggiunto Barbolini - è contenuta in una lettera da lei ricevuta alcuni mesi dopo (il 16 febbraio 2018) con la quale i residenti della zona chiedono il suo intervento per un maggior controllo da parte del Corpo di Polizia municipale con 20 firme di cittadini». Ma anche a questa lettera, ha rilevato Barbolini, purtroppo non è stata data alcuna risposta. «Non ci sembra corretto che i cittadini del comune di Tesero - si legge nell’interrogazione - abbiano la sensazione di non sentirsi considerati o tutelati quando segnalano dei disservizi e dei disagi».

Nella seconda interrogazione, letta in aula dal consigliere Enrico Volcan, si chiede invece «perché un messaggio promozionale e commerciale inviato da un normale cittadino sia stato diramato tramite i canali istituzionali del comune. È pur vero che l’invito è partito direttamente dalla segreteria del consigliere provinciale del Patt Graziano Lozzer - si legge nell’interrogazione - forse si doveva valutare con maggiore attenzione i contenuti della comunicazione, come hanno fatto altre amministrazioni e non inviarla ai consiglieri comunali senza controllo. A volte sarebbe anche più semplice ammettere di aver fatto un errore di valutazione. Sarebbe sicuramente più apprezzato». (l.ch.)













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