«Punto nascite, manca solo la risposta da Roma» 

Cavalese, il presidente della Comunità Zanon scettico sulle frasi di Degasperi «Abbiamo notizie diverse: al completo con pediatri, ginecologi e anestesisti»


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Il consigliere provinciale Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle in questi giorni ha presentato al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti un’interrogazione perché venga fatta chiarezza sull’apertura del punto nascite di Cavalese. Per il consigliere pentastellato ormai sembrerebbe tutto deciso da tempo. «Ma ora – si legge nel documento – sta emergendo nella sua evidenza: il punto nascite non riaprirà mai. E’ stato avviato il percorso della nascita fisiologica che impegna ostetriche che avrebbero dovuto consentire con la loro presenza l’apertura del Punto nascite. Il personale strumentista e gli altri operatori sanitari che dovrebbero consentire il funzionamento h24 della sala parto, soprattutto nei casi di emergenza - si legge nell’interrogazione di Degasperi - sembra che siano insufficienti dal punto di vista numerico. A tutt’oggi non si capisce quanti e quali siano i pediatri che permetterebbero la copertura h 24. Si ipotizza il ricorso con contratti da libero professionale a medici, ginecologi - ostetrici pensionati da tempo al di fuori della routine ostetrica. Non è chiara la sicurezza che verrà fornita alle partorienti – conclude il consigliere provinciale Filippo Degasperi - in quanto le conoscenze neonatologiche degli eventuali pediatri non sono note. Tutto questo l’assessore provinciale Zeni dovrebbe saperlo ed essere perfettamente cosciente che oltre al numero di parti in continua diminuzione, non consentirà alcuna deroga per l’apertura. C’è il rischio che anche Cavalese, dopo la ristrutturazione, diventi come quello di Arco: una cattedrale nel deserto».

A sentire queste affermazioni il presidente della Comunità di valle Giovanni Zanon non si è stracciato certo le vesti: «Siamo in campagna elettorale – attacca – e naturalmente ognuno fa le considerazioni che ritiene più opportune. Magari il consigliere Degasperi - aggiunge - ha informazioni che arrivano chissà da quali fonti. Noi invece abbiamo notizie completamente diverse. In primo luogo – scandisce senza polemica Giovanni Zanon – confermo che oggi come oggi i pediatri a disposizione per il punto nascite di Cavalese sono quattro, sono quattro anche i ginecologi e per quanto riguarda gli anestesisti siamo praticamente al completo. Queste sono le notizie confermate ufficialmente dall’assessore provinciale alla salute Luca Zeni nell’incontro di pochi giorni fa. Posso confermare che l’Azienda sanitaria ha inviato la richiesta di autorizzazione per la riapertura del Punto nascite e stiamo attendendo da Roma l’autorizzazione per riprendere l’attività, attualmente sospesa nel reparto di ostetricia ginecologia, che come è noto ora lavora a orario ridotto. L’impegno dall’intera Giunta provinciale e dell’Azienda sanitaria - ha concluso il presidente Giovanni Zanon – è quello di poter arrivare alla riapertura del Punto nascite di Cavalese a partire dalla metà di aprile. Per fare questo bisognerà riuscire a riorganizzare l’intero reparto utilizzando i professionisti che sono stati reperiti e assicurati». Insomma, ora non resta che attendere la risposta dal Ministero per riavviare l’attività.

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