Parcheggi, ponti e limiti per migliorare la viabilità 

Una serata, tante idee. Organizzata da un gruppo di “cittadini attivi” di Moena, ha sviscerato  uno dei problemi più sentiti della borgata: un confronto costruttivo anche con il sindaco Felicetti



Moena. Il traffico è un problema anche per la Fata delle Dolomiti che dal 2009 può contare, unico paese in Valle di Fassa, su una circonvallazione. Un grande salto di qualità (e di salute) visto che, nel mese di agosto, Moena riesce a evitare 450mila veicoli che altrimenti sfilerebbero in coda attraverso le sue due belle piazze. Successivamente il tentativo di ridurre la circolazione interna creando una zona a traffico limitato da parte della giunta Franceschetti, poi modificata dalla successiva guidata da Edoardo Felicetti. Scelte importanti che hanno trovato favore ma anche contrarietà. Tutti utilizzano l’auto ma nessuno vuole il traffico sotto casa.

E così un gruppo di volenterosi, che si rifà ai principi della cittadinanza attiva, ha chiamato a raccolta i cittadini per un confronto alla presenza di testimoni privilegiati: Edoardo Felicetti, attuale primo cittadino, l’ex-sindaco Riccardo Franceschetti, Alberto Dallio responsabile area tecnica Comune Moena e Gianluca Ruggiero, comandante della Polizia urbana della Valle di Fassa.

Dopo le loro comunicazioni si è aperto un dibattito con numerosi interventi, idee e proposte. Si è parlato di ridurre la velocità in via Loewy con una zona limitata ai 30 chilometri orari, alla creazione di un nuovo ingresso a sud del paese tramite il Prato di Sorte. È stata rispolverata l’idea di realizzare un parcheggio di testata in località Longea o la costruzione di un ponte che scavalchi l’Avisio a livello del Centro alpino della Polizia di Stato. Ma si può migliorare la vivibilità del paese riducendo l’uso dell’auto (specialmente per accompagnare i bimbi a scuola) aggiustando i marciapiedi e creando percorsi che favoriscano la pedonalizzazione del paese.

«Il problema è complesso e non è certo risolto da un incontro pubblico» afferma Annalisa Zorzi, che è tra le promotrici dell’iniziativa. «Riteniamo comunque un successo essere riusciti a far incontrare i cittadini che si sono confrontati in maniera costruttiva. Cercheremo di programmare altre serate a tema su problematiche diverse per far crescere maggiore consapevolezza in vista delle prossime elezioni comunali. Cittadini attenti e amministratori preparati possono fare la differenza».















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