“Inverno al Principe”, la saga 

La sperimentazione. La mini-serie video, dedicata al rifugio nel cuore del Catinaccio, ha già ottenuto su Facebook oltre 100 mila visualizzazioni. Racconta la vita invernale nella struttura d’alta montagna, gestita da Sergio e Daniele Rosi



Canazei. È d’inverno che un rifugio diventa davvero un… rifugio, dove ripararsi dal gelo, dal vento e dalla neve.

Ma tenere aperto il Passo Principe, a 2600 metri nel cuore del Catinaccio, non è affatto semplice. Per raccontare le difficoltà, così come il fascino, di “rifugiarsi in alta quota”, i giornalisti Andrea Selva ed Elisa Salvi hanno ideato la mini-serie video “L’inverno al Principe”, pubblicata in questi giorni sui canali social dell’Apt di Fassa.

La sperimentazione piace

Una sperimentazione, in tre brevi episodi, che ha per protagoniste le guide alpine Sergio e Daniele Rosi, padre e figlio proprietari del Principe, con Valentina Robol, compagna di Daniele.

In pochissimi giorni, la serie ha maturato su Facebook oltre 100 mila le visualizzazioni, più di 3 mila like e centinaia di commenti che esprimono entusiasmo per i panorami invernali e attestazioni di stima per i gestori.

Sono oltre un migliaio anche le condivisioni e, tra queste, ci sono pure quelle della Fondazione Dolomiti Unesco, dell’Associazione Rifugi del Trentino e di gruppi come i “DoloMitici!” che spopolano sui social.

Proiezione al cinema

Non solo, la serie ha creato così tanto entusiasmo che, nei prossimi giorni, sarà proposta come anteprima alla proiezione dei film in programma al cinema Marmolada di Canazei.

Nelle tre “puntate”, attraverso immagini di una natura dolomitica spettacolare, la neve e il vento, emergono l’amore per la montagna e la tenacia di Sergio che, con Daniele, nel 2006, ha completamente ristrutturato il rifugio (dopo la costruzione del 1952 di Franz Kofler).

Il passo Principe

Il passo Principe è una sella, tra le cime più famose del Catinaccio, tanto affascinante, quanto spazzata da autentiche bufere di vento e neve. Allo stesso modo, la valle del Vajolet mostra tutta l’aspra bellezza di un ambiente selvaggio: «Quando dal Gardeccia si arriva al Vajolet si apre una porta diversa ed è chiaro a chi sale che, da lì in poi, non è più una passeggiata», dice Sergio Rosi nel primo video. Sempre lui sostiene che un rifugio come il Passo Principe, frequentato d’estate da migliaia di escursionisti, d’inverno si tenga aperto solo per passione.

Il sapore dell’avventura

«I frequentatori invernali - precisa Rosi - sono in numero minore rispetto a quelli estivi, però con una conoscenza maggiore della montagna e del territorio». Raggiungere questo presidio alpino (aperto, tra i primi di febbraio e i primi di aprile, solo durante i week end) ha il sapore dell’avventura. Ed è proprio con il video, dal titolo "La salita", che comincia il viaggio verso "L’inverno al Principe". Il silenzio della vastità delle montagne e una distesa a perdita d’occhio di neve candida.

Nel secondo, "La sfida", si mostrano gli aspetti più complessi della gestione di un rifugio invernale, dove la neve "s’infila in ogni pertugio", aprire una porta può essere un problema e dove l'acqua si prende con le taniche dalla cantina dove è stoccata, come sottolinea Sergio.

Infine, con "Una casa a 2600 metri", si completa il racconto, attraverso la scelta di vita di Daniele e Valentina: il Rifugio Principe è il luogo dove si sono incontrati cinque anni fa, ora è la loro casa e il loro futuro. Insomma, tre brevi episodi da ammirare.

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