cavalese 

Gli studenti interrogano Cottarelli 

L’economista ospite ieri mattina della scuola media Segantini



CAVALESE. Sala del lettore al Palacongressi stracolma ieri mattina a Cavalese per un’intervista a tutto campo fatta dai ragazzi della scuola media Giovanni Segantini a uno dei più noti economisti italiani, Carlo Cottarelli, che ha accolto l’invito della scuola di farsi intervistare dai ragazzi sulla difficile situazione in cui si trova oggi l’Italia, che al termine di una crisi iniziata nel 2008 fatica ancora a decollare. La mattinata è iniziata con il saluto del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Roberto Trolli, che ha ringraziato il professore per aver accolto l’invito della scuola per cercare di far capire un po’ di più ai ragazzi, ma anche agli amministratori locali e ai rappresentanti del settore produttivo locale (erano presenti infatti oltre ad alcuni sindaci di Fiemme anche diversi imprenditori locali) quali sono oggi le sfide economiche e gli obiettivi a cui bisogna tendere. Sulla scorta delle riflessioni contenute in uno degli ultimi libri pubblicati dal professor Cottarelli “I sette peccati capitali dell’economia italiana” i ragazzi stimolati dal loro professore Cristian Giacomoni hanno indirizzato le loro domande. Perché l’economia italiana non riesce a recuperare e a crescere? hanno chiesto i ragazzi. Il professor Cottarelli ha ribadito di nuovo quanto contenuto nel suo libro, cioè gli ostacoli molto ingombranti che tengono bloccata l’economia: sono i 7 peccati capitali che bloccano il nostro paese. Essi sono l’evasione fiscale, la corruzione, la troppa burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario tra nord e sud e la difficoltà a convivere con l’euro.

Due le soluzioni prospettate da Cottarelli: una (non) soluzione di comodo, un salto nel buio con l’uscita dall’Euro. La seconda quella di un percorso di riforme trasversali sui sette fattori e al tempo stesso quello del recupero dei valori che fondano il capitale sociale di un paese . “Siamo di fronte ad una diagnosi precisa sull’economia italiana che sono state fatte ad ogni livello e che voi ragazzi avete anticipato – ha dichiarato Cottarelli - manca naturalmente una terapia. Non si può rilevare – ha aggiunto – che il malato, l’Italia non consapevole della situazione, preferisce rivolgersi agli stregoni piuttosto che a un chirurgo. (l.ch.)

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