«Ferrovia, il referendum serve» 

Cavalese, assemblea di Transdolomites che vuole coinvolgere Trento e Lavis



CAVALESE. Un folto gruppo di cittadini e di associazioni hanno partecipato con interesse al dibattito sull’ipotesi della ferrovia delle valli dell’Avisio promossa da Trasdolomites e tenuta nei giorni scorsi nell’auditorium della biblioteca comunale di Cavalese. Un dibattito molto intenso e vivace che si è protratto fin’oltre la mezzanotte su un tema particolarmente sentito. In ballo c’era anche la consultazione referendaria che Transdolomites intende portare avanti nel 2018 e che coinvolgerà tutti i cittadini delle tre valli dell’Avisio, da Canazei fino a Lavis.

La relazione introduttiva, molto consistente e dettagliata è stata introdotta da parte dello stesso presidente di Trandolomites Massimo Girardi che ha illustrato le finalità della consultazione referendaria, che è finalizzata a promuovere il diritti alla conoscenza sulle scelte nella pianificazione dei territori sul tema della mobilità e delle nuove infrastrutture. Ma la proposta referendaria, come ha sottolineato Girardi riguarda soprattutto anche il rispetto della sovranità delle istituzioni sul territorio provinciale, votate dai cittadini, dalle Comunità territoriali dai consigli comunali che si sono espressi a favore della richiesta di uno studio di fattibilità nello spirito della mozione n° 38 approvata dal Consiglio provinciale il 12 giugno 2014 e del successivo impegno di stanziare 100 mila euro per avviare lo studio di fattibilità della proposta di una ferrovia nelle valli dell’Avisio per collegare Trento con Canazei attraverso la valle di Cembra. Girardi ha spiegato anche perché fare un referendum sul tema della ferrovia dell’Avisio.

«Perché è un atto dovuto - ha detto - perché parlarne per altri 10 anni vorrebbe dire non essere credibili, perché è fondamentale che la gente ci creda , perché è nell’interesse della Provincia e delle Comunità mature, istruite, consapevoli delle decisioni da adottare, perché è giusto che la gente si responsabilizzi sulle scelte del futuro, non delegando sempre ad altri le scelte sul proprio territorio, perché si attivi un senso di responsabilità multipla».

Al dibattito hanno preso parte anche i rappresentanti dell’associazione “Più democrazia”, guidata da Alex Morini. Al termine del dibattito c’è stata anche la votazione finale di tutta l’assemblea che ha deciso di aderire alla proposta referendaria. Ci vorranno mesi di lavoro per predisporla in forma efficace e precisa. Trasdolomites ha comunque confermato la volontà e l’auspicio di coinvolgere in questa esperienza anche Trento e Lavis. (l.ch.)













Scuola & Ricerca

In primo piano