PROPOSTE

Contro il traffico corsie riservate ai bus 

Valle di Fassa, la Provincia ha presentato al Comun general il progetto sperimentale per alleggerire la statale 48


di Gilberto Bonani


VALLE DI FASSA. Si chiama “Bus Rapid Transit” ed è uno dei progetti messi in campo dalla Provincia di Trento per risolvere i problemi di traffico in Valle di Fassa. Giovedì scorso la presentazione ufficiale nella sede del Comun general de Fascia alla presenza dell’assessore Mauro Gilmozzi. «Si tratta – ha spiegato l’assessore provinciale alle infrastrutture – di un progetto fortemente innovativo che prevede corsie riservate e sistemi semaforici di controllo del traffico per dare precedenza al mezzo pubblico rispetto a quello privato, a garanzia della regolarità e della velocità del servizio. Così facendo, residenti e turisti, troveranno più conveniente privilegiare l’utilizzo dei mezzi pubblici, perché disporranno di un servizio efficiente, flessibile e puntuale. In questo senso va il progetto Bus Rapid Transit, un modo diverso di muoversi in una zona delicata dal punto di vista ambientale come quella delle valli dell’Avisio».

Come ogni estate il tratto fassano della statale 48 delle Dolomiti ha sopportato lunghe code di veicoli diretti ai passi dolomitici a partire dalle 9 del mattino. Nel pomeriggio il fenomeno si è ripresentato nella direzione opposta. Ma anche in inverno la situazione rimane critica. È stato rilevato che in un giorno feriale invernale, sulla sezione della SS 48 tra Predazzo e Canazei, transitano circa 25mila persone di cui il 2% su trasporto pubblico e il 98% su trasporto privato. Inutile potenziare la frequenza dei mezzi pubblici (come è stato fatto in estate), se poi i bus rimangono imbottigliati tra le colonne di auto che arrancano verso le destinazioni turistiche.

Lo studio presentato giovedì avrebbe, per l’assessore alle infrastrutture, il merito di offrire un’alternativa al problema traffico con una soluzione fattibile in tempi rapidi e con risorse relativamente contenute che garantisce, nel contempo, la possibilità di integrazione o evoluzione in soluzioni più articolate e complesse. I costi di investimento ammonterebbero in 50 milioni di euro e il tempo di realizzazione abbraccerebbe un arco di tre anni.

Celestino Lasagna, assessore alla mobilità del Comun general, ha accolto positivamente l’idea e lunedì prossimo riunirà il comitato di mobilità di valle per analizzare con più attenzione quanto proposto dalla Provincia. «Il progetto – ha detto Celestino Lasagna - potrebbe aiutare a ridurre il traffico privato nelle nostre strade nel breve periodo. Mi riservo di discuterne con il comitato per mettere in luce pregi e difetti. Certamente la soluzione finale del traffico in Valle di Fassa sta in opere più impegnative come circonvallazioni, treno o impianti a fune orizzontali. Purtroppo, dopo la realizzazione della circonvallazione di Moena, non c’è stato nessun passo avanti sulle grandi opere. Attendiamo il prossimo rinnovo della giunta e del consiglio provinciale per rilanciare il tema della mobilità in Valle di Fassa».













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