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Con Val di Fiemme e Cus Basket l’integrazione si fa sul campo

PREDAZZO. Molto più che una normale partita di basket: il recente incontro tra la Val di Fiemme Basket e il Cus Basket Trento è stato un momento di amicizia e integrazione. La squadra ospite nel...



PREDAZZO. Molto più che una normale partita di basket: il recente incontro tra la Val di Fiemme Basket e il Cus Basket Trento è stato un momento di amicizia e integrazione. La squadra ospite nel palazzetto di Predazzo è, infatti, composta da 12 richiedenti asilo: un progetto dell’Aquila Basket e dell’Università di Trento, in collaborazione con associazioni del territorio, iniziato negli anni scorsi con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale attraverso l’attività sportiva e sviluppatosi quest’anno con l’iscrizione del team al campionato dilettantistico di Promozione Silver.

«La partecipazione al campionato offre ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con squadre e giocatori di tutto il Trentino-Alto Adige, rafforzando la loro fiducia e il loro senso di appartenenza alla squadra e al territorio in cui vivono», spiega Gorgui Moussa, allenatore e coordinatore del progetto. «Giocare con il Cus Basket Trento ci ha permesso di tornare all’essenza dello sport dilettantistico, che non è solo ambizione di vittoria, ma soprattutto condivisione di una passione e gioia di stare insieme», aggiunge Federico Zazzeroni, presidente Val di Fiemme Basket.

Presente alla partita anche Michele Malfer, vicepresidente e assessore allo sport della Comunità Territoriale di Fiemme, che ha voluto incontrare i giocatori per portare loro il benvenuto dell’intera valle: «Ho trovato davvero valido il progetto dell’Aquila Basket, perché offre occasioni di svago e integrazione ai richiedenti asilo, ma anche perché permette ai giocatori che li affrontano in campo di capire che, aldilà della provenienza e della storia di ognuno, si possono condividere passioni, emozioni e sogni». (l.ch.)















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