IL CASO

Femminicidio, Tenno si divide sul ricordo di Alba Chiara ed il sindaco si dimette

Nel luglio 2017 la comunità era stata sconvolta dall'uccisione della giovane di 20 anni. Il piccolo centro si è però diviso sull'inaugurazione di una lapide in memoria della ragazza ed il sindaco Frizzi ha deciso di lasciare



TRENTO. Si è dimesso ieri sera, 23 maggio, Gianluca Frizzi, il sindaco di Tenno, il paese trentino teatro lo scorso 31 luglio dell'omicidio di Alba Chiara Baroni, 20 anni, uccisa a colpi di pistola dal fidanzato, che a sua volta poi si era tolto la vita.

«Mesi fa - ha spiegato il sindaco stesso - ho ricevuto la richiesta della famiglia di Alba Chiara di posizionare una lapide, un simbolo, in ricordo della ragazza».

La comunità, però, pare non riuscire a dare una risposta univoca di condanna contro il femminicidio. Da qui, dunque, la decisione del primo cittadino di lasciare, non prima di porre il consiglio di fronte ad una scelta. 

«Un punto va messo: quanto accaduto è inaccettabile e inqualificabile - sostiene il sindaco -. I fatti recenti hanno determinato incomprensioni con la mia maggioranza. Che portano alle mie irrevocabili dimissioni, perché non posso più rappresentare la comunità tennese nella sua interezza. Ho qui un documento sul quale chiedo ad ogni consigliere comunale di esprimersi. Di dire "sì", "no" o di astenersi di fronte alla richiesta della famiglia. La mia firma, per il "sì", è la prima».

I consiglieri avranno qualche giorno per esprimersi a riguardo.  













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