SICUREZZA

Dopo i treni, vigilanza anche sui bus extraurbani 

L’annuncio della giunta che vuole garantire sicurezza sui mezzi per studenti Confermato l’impegno per aumentare i collegamenti tra centro e valli



TRENTO. Più collegamenti con le periferie, con autobus nuovi (il bando d’appalto per l’acquisto è già stato pubblicato) e soprattutto più sicuri. Ecco gli obiettivi della giunta provinciale in materia di trasporti, presentati ieri. E dopo la vigilanza sui treni considerati più “caldi” arriveranno le guardie anche sui bus, almeno in alcune situazioni specifiche, in particolare dove viaggiano studenti e dove serve un deterrente contro episodi che (quando non sconfinano nell’illegalità) sono sicuramente gravi esempi di maleducazione e degrado.

L’ha ricordato il mobility manager provinciale, Roberto Andreatta, facendo notare che naturalmente sarà impossibile sorvegliare le 2 mila corse quotidiane che garantisce il servizio pubblico mentre il governatore Maurizio Fugatti (che ha competenza sui trasporti) ha citato in particolare le linee verso Riva del Garda e Arco come priorità di intervento. Ma non sarà un intervento massiccio: se sui treni di Valsugana e Trento-Malé ci sono quattro guardie giurate, sugli autobus si potrebbe iniziare con due, da utilizzare in base alle necessità, naturalmente senza fornire all’utenza gli orari delle corse sorvegliate per mantenere un possibile “effetto sorpresa”.

La giunta ha citato inoltre tra gli obiettivi raggiunti in questa prima fase di legislatura il completamento sull’intera flotta di bus urbani del sistema di videosorveglianza, mentre sui mezzi extraurbani ci sono le centraline in grado di comunicare la posizione al sistema operativo centrale.

È notizia di ieri, invece, la delibera con la quale si prevede la modifica del sistema tariffario provinciale nella parte riferita ai minori con disabilità e titolari di smart card, categoria G, prevedendo per tutti costoro la possibilità di far viaggiare con sé, gratuitamente, un soggetto adulto quale figura di accompagnatore. Sul fronte della programmazione 2019 la giunta ha ribadito come obiettivo strategico di legislatura quello di rafforzare e migliorare il servizio in un’ottica di sostenibilità.

Questi, nel dettaglio, gli ambiti su cui si interverrà: le reti di mobilità provinciale e trasporto interno, in particolare di collegamento delle periferie al fondovalle, anche al fine di frenare lo spopolamento delle aree marginali e di montagna; le connessioni interregionali e internazionali, rafforzando le reti di interconnessione anche con le Regioni vicine.

Sulla scorta di un’analisi delle azioni possibili già per il breve termine, al fine di conseguire gli obiettivi sopra ricordati, è emerso che sono da subito attivabili, o consolidabili per quelli già avviati, i seguenti interventi: rafforzamento della mobilità di periferia, con conferma anche per il 2019 dei modelli di esercizio cadenzati sul servizio extraurbano su gomma nelle aree tra Cles e Mezzolombardo, Rovereto e Riva del Garda estivo, Ledro estivo, Cavedine e Vigolana, nonché estivo nelle Valli di Fiemme e Fassa; modifica del modello di esercizio della Ferrovia Trento Malè (progetto di modello di esercizio semi cadenzato – velocizzato da settembre 2019) e validazione tecnico economica del progetto di Bus Rapid Transit, lungo le Valli di Fiemme e Fassa; supporto al sistema economico mediante consolidamento di servizi di trasporto per operai (ditte Mariani da Ledro verso Rovereto dal prossimo 4 marzo 2019 e Luxottica dal Primiero verso Agordo per l’intero 2019); consolidamento delle misure di presidio alla sicurezza a bordo treno.













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