IL CASO

Derubati delle armi per le gare si ritrovano senza la licenza

La macchina di due atleti trentini è stata forzata mentre si iscrivevano all’evento Dopo la denuncia è arrivata dal questore la revoca del “porto d’armi ”. Confermata dal Tar



TRENTO. A tutti e due hanno rubato le armi per il tiro a volo e le munizioni necessarie nei 20 minuti in cui sono andati ad iscriversi alla gara cui dovevano partecipare. Ora sono senza le armi e senza il porto d’armi per il fucile ad uso tiro a volo. Questo perché il questore lo ha tolto ad entrambi, e secondo il Tar lo ha fatto nel pieno rispetto di quella che è la normativa in materia. La ragione? Il comportamento definito superficiale che ha permesso a dei malintenzionati di entrare in possesso delle armi e ciò, secondo il questore, è sufficiente per dire no al porto d’armi.

I fatti risalgono al marzo scorso quando i due trentini raggiungono con la stessa macchina il poligono di tiro dinamico dove avrebbero dovuto partecipare ad una competizione. I due scendono dalla macchina, la chiudono con le chiavi e raggiungono l’accettazione dove si iscrivono all’evento. Quanto ci hanno messo? Fra i 20 e i 25 minuti. Al loro ritorno all’auto, l’amara sorpresa: la portiera dal lato guida era stata forzata e quindi era stato aperto il bagagliaio dal quale erano state rubate le pistole per la gare e le relative munizioni.













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