«Deposito autobus, due soluzioni al vaglio» 

Gilmozzi risponde a Savoi: «Per il trasferimento definitivo stiamo pensando all’area di San Cassiano, è in corso un dialogo con il Comune di Riva»



RIVA. «Per lo spostamento del deposito degli autobus sono allo studio due ipotesi temporanee e una definitiva»: lo dice l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, parlando però pure di criticità più o meno marcate. Il consigliere Alessandro Savoi aveva evidenziato che dalla firma della convenzione che prevedeva il trasferimento del deposito-rimessaggio degli autobus dall'attuale dislocazione in viale Trento, a ridosso delle case, sono trascorsi ben 12 anni, e il problema si trascina dagli anni Ottanta. L'esponente leghista aveva dunque chiesto lumi. L’ipotesi è quella dello spostamento temporaneo (e poi definitivo nell'area di proprietà di Trentino Trasporti) di un totale di 27 bus, che secondo Gilmozzi permetterebbe la riduzione del 14% della circolazione in autostazione e di ben il 60% della circolazione dei bus in autostazione entro le 7:30. «Al fine di testare l'effetto dello spostamento di 27 bus – dice l’assessore – sono state individuate due aree in collaborazione con Patrimonio del Trentino: una lì vicino di proprietà, immediatamente disponibile ma con qualche problematica di accesso, e una al parcheggio della fiera, area in locazione a Patrimonio del Trentino per 20 anni, concessa in comodato all’ente Fiera di Riva, disponibile al parcheggio temporaneo escludendo i due periodi di maggior accesso per fiere. Per quanto concerne le aree definitive, quelle individuate corrispondono alle pp.ff. 1823 e 1827/2, di proprietà di Trentino Trasporti, attualmente sottoposte a vincolo della Soprintendenza dei beni archeologici (zona di San Cassiano, ndr), ma il cui vincolo da totale può esser ridotto a parziale; sono in corso carotaggi concordati con la Soprintendenza per svincolare la parte nord-est». Secondo Gilmozzi, il costo preventivato per rendere operativo il sito (per 41 bus e 48 posti auto, ovvero per tutti i bus e gli autisti) è di 500 mila euro e l’accesso (a nord-ovest su un ponte) potrebbe essere migliorato utilizzando proprietà comunali con viabilità già idonea e riservata. «Si sta attivando un protocollo con il Comune – prosegue l’assessore – per verificare la disponibilità del Comune stesso alla riqualificazione urbanistica dell'area agricola in area per attrezzature e servizi nonché alla cessione dell'area del vicino deposito comunale, opzione che permetterebbe anche la realizzazione di officina, lavaggio e rifornimento in maniera da spostare tutte le lavorazioni». (m.cass.)













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