GENITORI

Congedo parentale per la cura dei figli: più coinvolgimento dei papà

Decisione della Giunta provinciale, adottata oggi su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo e al lavoro Alessandro Olivi, che punta a diffondere maggiormente l’utilizzo del congedo parentale anche fra i padri, oltre che fra le madri



TRENTO. Più coinvolgimento dei padri, ancorché lavoratori, nella cura dei figli al fine di favorire l'occupazione femminile e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro.

L'intervento della Provincia, promosso da Alessandro Olivi, fa perno sull’Agenzia del lavoro, che può riconoscere ai papà che utilizzano, in alternativa alla mamma lavoratrice, il congedo parentale, un sostegno economico pari a 350 € ogni 15 giorni continuativi di congedo fruito, per un massimo di quattro mesi (120 gg.)

Questa nuova disciplina sostituisce le due misure in vigore precedentemente. Avere ridotto il periodo minimo da 30 a 15 giorni si pensa potrà favorire i lavoratori che intendono accedere alla misura, anche per più periodi, e fino a un massimo di 4 mesi per figlio.

Oltre a ciò, la nuova disciplina semplifica le procedure perché la cifra corrisposta al genitore non è più calcolata in base alla retribuzione percepita, ma è una somma forfettaria, calcolata sulle medie erogate da Agenzia del lavoro negli ultimi anni. In questo modo il lavoratore che  fruisce del congedo può richiedere il contributo senza dover allegare la sua busta paga.

I dettagli del provvedimento pubblicati sul sito della Provincia:

Condizioni

L’Agenzia del lavoro può riconoscere ai papà che utilizzano, in alternativa alla mamma lavoratrice, il congedo parentale, un sostegno economico pari a 350 € ogni 15 giorni continuativi di congedo parentale fruito, per un massimo di quattro mesi (120 gg.) per ogni figlio.

Per accedere al sostegno economico il papà deve fruire di almeno 15 giorni continuativi di congedo. Il sostegno economico non è riconosciuto in caso di fruizione su base oraria del congedo parentale, né è riconosciuto, neppure proporzionalmente, per periodi inferiori ai 15 giorni.  I contributi sono cumulabili con analoghe agevolazioni previste dalla normativa nazionale.

Nel caso in cui la madre sia lavoratrice autonoma, il sostegno economico è riconosciuto anche durante il periodo in cui la madre lavoratrice autonoma beneficia dell’indennità di maternità.

Destinatari

Papà con impegni di cura e di assistenza nei confronti di figli con meno di 12 anni (fino a 11 anni e 364 gg.):

- residenti in provincia di Trento e occupati con contratto di lavoro subordinato presso un datore di lavoro privato o pubblico;

- residenti al di fuori della provincia di Trento, ma occupati in un’unità produttiva localizzata in provincia di Trento con contratto di lavoro subordinato presso un datore di lavoro privato o pubblico.

Requisiti delle mamme

Per il periodo nel quale è fatta richiesta di congedo parentale la mamma può essere lavoratrice autonoma oppure occupata con contratto di lavoro subordinato anche part-time.

Le mamme occupate con contratto di somministrazione devono prestare la propria opera a partire dall’inizio della fruizione del congedo parentale e per tutta la durata del sostegno economico per almeno 10 giorni ogni 15.

Le mamme occupate con contratto a chiamata devono prestare la propria opera a partire dall’inizio della fruizione del congedo parentale e per tutta la durata del sostegno economico per almeno 5 giorni ogni 15.

Il sostegno economico non è concesso nel caso in cui la mamma lavoratrice con rapporto di lavoro subordinato sia assente dal lavoro per astensione anticipata obbligatoria, per astensione obbligatoria o per congedo parentale.

Per il figlio per il quale è richiesto il congedo parentale i genitori possono contestualmente beneficiare delle agevolazioni previste dalla L. 104/92.

 Modalità di accesso

I soggetti aventi diritto presentano domanda all’Agenzia del lavoro entro 60 giorni decorrenti dal giorno successivo alla conclusione del periodo di congedo parentale oggetto di domanda a pena di decadenza.













Scuola & Ricerca

In primo piano