IL CASO

Campagna no-vax paragona i bimbi della Shoah agli alunni esclusi

A Trento fa discutere il cartellone pubblicitario del movimento SiAmo. Maschio (M5S) chiede al sindaco di vietare la sosta del mezzo, mentre Zeni (Pd) afferma che "certe pubblicità non dovrebbero essere permesse".



TRENTO. Fa discutere a Trento un maxi cartello itinerante dal titolo «La storia di ripete», ideato dal movimento SiAmo legato al movimento Free-vax, che paragona i bambini ebrei perseguitati e rinchiusi nei campi di concentramento ai bimbi esclusi dalle scuole perché non vaccinati. Unanime la condanna da parte del mondo politico locale. Il consigliere comunale M5s AndreaMaschio, che parla di "oltraggio e spregio della storia", chiede al sindaco di Trento di vietare la sosta del cartellone pubblicitario itinerante.

"I contenuti del manifesto delirante e folle affisso a Trento da un gruppo di no vax è quanto di più offensivo nei confronti delle vittime della Shoah sia mai stato propagandato negli ultimi anni", commenta Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele, che parla di "volgare delirio".

Critiche anche dal consigliere provinciale Luca Zeni, del Pd, che su Facebook pubblica la foto del cartellone e commenta: "Al di là dell’evidente distorsione della domanda posta, perché è pacifico il beneficio per la società dei vaccini ed il riconoscimento della comunità medica, è offensivo per la memoria di milioni di persone accostare una legge di salute pubblica alle leggi razziali che hanno portato allo sterminio di milioni di persone. Chi promuove questi accostamenti si qualifica da solo, e certe pubblicità non dovrebbero essere permesse".













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