BOLZANO

Bolzano. Raid neofascista, celtiche sui graffiti antirazzisti

Subito deturpati i murales realizzati dal noto writer Cibo insieme agli studenti del liceo Pascoli

LE FOTO - Uno “strudel” per cancellare le scritte razziste a Don Bosco



BOLZANO. C'è chi la sua arte l'ha messa in mostra di giorno, alla luce del sole. Si tratta del writer Cibo, alias Pier Paolo Spinazzè, che dopo aver avuto un amico ucciso di botte "da squadre nere", ha scelto di dipingere non su fondi neutri ma sulle scritte che incitano all'odio, coprendole con frutta, verdura, patate e pinoli.

Appena qualche giorno fa l'artista veronese è stato anche a Bolzano e, assieme ai ragazzi delle terze del Liceo Pascoli, ha prima cancellato e poi ricoperto coi murales simboli neofascisti e messaggi che incitano all’intolleranza nel quartiere Don Bosco.

Una proposta evidentemente ritenuta offensiva da qualcuno, che ha reagito. Lo ha fatto di notte, però, di nascosto, forse perché la risposta offerta non può far altro che ribrezzo: una croce celtica e la firma del writer oscurata. I messaggi postivi non sono per tutti.













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