IL CASO

Autisti-controllori sui bus: «evasori» a fine corsa 

La salita obbligatoria dalla porta anteriore con verifica del biglietto estesa a tutte le linee urbane: 119 mezzi dotati di telecamere e posto di guida «blindato» 


di Chiara Bert


TRENTO. La «rivoluzione» è completa: da ieri sugli autobus cittadini si sale solo dalla porta anteriore e occorre mostrare all’autista biglietto o abbonamento.

Le misure anti-evasione - partite in via sperimentale su due linee (la 14 e la 17), e poi estese ad altre 5 (3-11-12-15 e navetta parcheggi) - da ieri sono in vigore anche su altre 10 linee.

Resta esclusa al momento solo la linea 5 per Povo e Mesiano, al momento troppo affollata di studenti universitari: si punta ad includerla entro fine anno, appena sarà sgravata grazie a una nuova corsa della ferrovia della Valsugana verso Povo.

Il cambiamento è il risultato di un accordo non facile siglato tra Trentino Trasporti e i sindacati di categoria, non senza resistenze di fronte al nuovo ruolo che spetta agli autisti. «Trento - spiega Roberto Andreatta, dirigente del Servizio trasporti pubblici della Provincia - diventa così la prima città italiana, e tra le prime in Europa, ad introdurre il controllo a cura dell’agente di guida».

Come funziona. La novità riguarda i passeggeri, che non potranno più salire da dietro. Dovranno obbligatoriamente salire dalla porta davanti e l’autista sarà tenuto a controllare a vista che il biglietto venga obliterato così come abbonamenti e carte a scalare.

Il passeggero che, salendo a bordo e passando davanti all’autista, non sarà in grado di dimostrare la propria regolarità, sarà informato che può mettersi in regola acquistando direttamente a bordo il biglietto a prezzo maggiorato: un biglietto di corsa semplice, non riutilizzabile, a 2 euro, emesso direttamente dall’autista. Attenzione però: nella nota di Trentino Trasporti, viene precisato che per snellire le operazioni di vendita, l’autista potrà accettare e cambiare banconote di taglio minimo, equivalente all’importo o immediatamente superiore al valore del biglietto emesso (da uno a 2 biglietti si cambia al massimo una banconota da 5 euro, da 3 a 4 biglietti si cambia al massimo una banconota da 10 euro). Se il passeggero rifiuta di acquistare il ticket a bordo, la corsa non può iniziare né proseguire, finché l’interessato non scenda dall’autobus.

Telecamere a bordo. A fronte del loro «nuovo ruolo», gli autisti hanno contrattato con l’azienda che gli autobus siano attrezzati con telecamere a bordo e blindatura del loro posto di guida, a tutela della loro sicurezza. Due novità di cui da ieri sono dotati 119 mezzi, la totalità del parco circolante in città che garantisce 1850 corse al giorno. Entro il mese di dicembre - spiega ancora Andreatta - saranno circa 170 quelli completi dei due sistemi, che saranno integrati dai nuovi autobus (già forniti di videosorveglianza) che arriveranno via via. Già nelle prossime settimane sarà bandita la gara per la fornitura di circa 60 autobus urbani ed extraurbani. A quel punto, con 170 mezzi predisposti per il controllo diretto dell’autista e la salita anteriore, si potrà garantire la copertura integrale degli autobus in esercizio anche a Rovereto.

Lotta ai portoghesi. Sui risultati del nuovo sistema di salita parlano i dati: il confronto tra febbraio 2016 e febbraio 2017, quando è stato introdotto sulle prime due linee, ha evidenziato un aumento degli incassi di quasi 3 mila euro a settimana. Esteso all’intera rete urbana, significava un potenziale aumento di 1 milione di euro all’anno che prima veniva evaso. E il bilancio 2017 di Trentino Trasporti appena approvato ha infatti registrato maggiori introiti per oltre 700 mila euro.













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