Vigili del fuoco salvano la vita al bebè 

Tragedia evitata per un soffio alla Coop di Arco grazie all’intervento di Maciej Olkiewicz e Jari Paternoster


di Gianluca Marcolini


ARCO. «Lì per lì, quando l’addetto del banco macelleria si è avvicinato chiedendoci aiuto, pensavo a un principio d’incendio o qualcosa del genere. Poi, però, ho visto una donna in ginocchio, sopra un neonato, che continuava a chiamare il figlio per nome, come se lo volesse svegliare. Purtroppo aveva smesso di respirare già da alcuni istanti». La voce è calma, come se stesse narrando l’ordinaria amministrazione. In realtà, è solo il tono ad essere pacato perché l’animo di Maciej Olkiewicz, ventiduenne vigile del fuoco del corpo di Arco (da otto anni), è in subbuglio da alcuni giorni, da quando, domenica, ha salvato la vita a un neonato di pochi mesi che stava soffocando per colpa di un pezzetto della bottiglietta di plastica che aveva ingerito mentre con la mamma era nel negozio Coop di via Galas ad Arco. Solo la prontezza di riflessi e la preparazione di Olkiewicz e del suo collega, il vigile del fuoco aspirante Jari Paternoster, 19 anni, fresco di maturità scolastica, ha evitato il peggio.

I due arcensi, domenica mattina, erano alle prese con la spesa per il pranzo. «Quando siamo di servizio domenicale ci prepariamo da mangiare da soli - racconta il ventiduenne, che lavora come manutentore all’ospedale di Arco per conto della Edison Energia - e così siamo andati alla Coop a fare la spesa. Erano circa le 10.30 e ormai avevamo quasi finto. Mentre stavamo prendendo le ultime cose ci ha chiamato l’addetto alla macelleria. Non pensavamo a una emergenza di questo tipo». Maciej Olkiewicz ha impiegato solo un istante a capire la gravità della situazione e a entrare in azione: «Ho quasi preso di forza il bimbo dalle mani della mamma e ho cominciato a praticare la manovra di Heimlich, la tecnica per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. Nei bimbi così piccoli è un’operazione molto delicata ma in quel momento era l’unica possibilità di salvare il bimbo: ancora pochi secondi e le conseguenze, per lui, sarebbero state drammatiche, fatali». Mentre il vigile del fuoco attuava la manovra, il giovane collega tratteneva la mamma che era molto spaventata e ignara di ciò che le stava succedendo intorno.

Una volta portato a termine il salvataggio sono cominciati i lunghi e calorosi ringraziamenti da parte della donna e sono esplosi i complimenti dei numerosi clienti del negozio che avevano seguito la scena con grande trepidazione, fino al lieto epilogo. «Ho detto alla mamma di andare al pronto soccorso per un controllo e siamo tornati in caserma», spiega il pompiere.

Ieri, dopo il lavoro, Maciej è passato in ospedale per chiedere ai sanitari le condizioni del bimbo. «Mi hanno detto che tutto è andato alla perfezione e che il piccolo è stato subito bene, ed ha cominciato a sorridere».

Il bimbo e la sua mamma devono ringraziare la preparazione del vigile arcense, frutto dei tanti corsi di primo soccorso e anche delle lezioni della mamma infermiera.

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