«Sgarbi? Da 5 anni non si fa trovare...» 

Il sindaco Betta dopo l’intervento del critico sul Quisisana: «Non ha mai cercato un contatto con noi»



ARCO. «Che una personalità del calibro di Sgarbi si interessi al destino del Quisisana e, in generale, alla nostra città fa piacere. Peccato però che da cinque anni noi stiamo aspettando un cenno da parte sua per fissare un appuntamento in cui discutere della faccenda e che in tutto questo tempo né lui né il suo gancio, Mauro Ottobre, si siano preoccupati di farsi vivi». Così il sindaco Alessandro Betta ha commentato le recenti esternazioni del neo Presidente del Mart a proposito del contrastato destino dell’ex sanatorio. Una presa di posizione a favore, ovviamente, del restauro conservativo magari con lo scopo di ospitare la sede della Fondazione Sgarbi Cavallini che raccoglie la collezione d’arte del critico ferrarese. «A tutti noi – ha aggiunto Betta – piacerebbe poter salvaguardare quelle cubature e trasformarle in qualcosa di bello per la città. Purtroppo dobbiamo confrontarci con la mancanza di risorse necessarie ad un progetto credibile di ristrutturazione». L’unico finora pervenuto al Comune è quello delle Case del Sole, campus per pensionati da far gestire a un consorzio di aziende. Ma anche imprenditori di gran nome si sono avvicinati alla struttura per poi allontanarsene spaventati: «Noi – ha precisato il sindaco – gli imprenditori li abbiamo invitati e abbiamo chiesto loro di farsi avanti con qualche progetto credibile, ma le dimensioni dell’operazione sono evidentemente eccessive per tutti». Parole sottoscritte anche dall’assessore all’urbanistica Stefano Miori: «Se l’opzione Sgarbi fosse concreta – ha detto – sarei dispostissimo a confrontarmi con lui e verificare le sue proposte. I vincoli a quell’edificio non sono mai stati tolti, ma la Provincia è disponibile a modificarne la natura purché vi sia un progetto serio a giustificarlo». Altrimenti sempre di chiacchiere si tratta. (g.r.)













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