Linfano, troppo pericoloso il passaggio per le bici 

Il sopralluogo dell’amministrazione ha messo in evidenza il rischio per i ciclisti che da via Sabbioni attraversano la statale. Chiesto l’intervento della Provincia



ARCO. Capita sempre più spesso che ciclisti in uscita da via Sabbioni, dopo aver percorso le viuzze interpoderali che circondano il Brione sul lato ovest, attraversino via Linfano per raggiungere la pista ciclopedonale della Sarca che si trova dalla parte opposta della strada. Una manovra decisamente pericolosa, visto che su quel tratto rettilineo le automobili spingono fino al massimo dei limiti previsti. Proprio per sincerarsi di persona del problema il sindaco Alessandro Betta, accompagnato da tecnici comunali e provinciali, ha fatto un sopralluogo, l’altra mattina, nel punto “incriminato”. E si è reso conto che il numero dei ciclisti (ed era una normale mattinata feriale di tardo inverno) che attraversano con sprezzo del pericolo quel tratto particolarmente rischioso è davvero elevato, nonostante i punti di accesso alla ciclabile siano in realtà delle rampe sassose createsi nel tempo passaggio dopo passaggio.

Ecco perché l’amministrazione porterà all’attenzione del governo provinciale la necessità di intervenire sulla strada per segnalare adeguatamente ai veicoli in transito i potenziali rischi.

L’idea è quella di installare dei cartelli simili a quelli posizionati all’esterno della galleria dell’Agnese in val di Ledro che avvisino gli automobilisti del possibile attraversamento della strada da parte dei ciclisti anche attraverso il ricorso a luci lampeggianti intermittenti; ai cartelli si dovrebbe poi aggiungere un’adeguata segnaletica orizzontale, magari accompagnata da piccole strisce in rilievo simili a quelle collocate sull’asfalto davanti al campo sportivo di San Giorgio. Si tratterebbe ovviamente di soluzioni tampone, indispensabili però se si vuole agire con la celerità che la situazione richiede. Il sindaco di Arco ha già da tempo sollecitato la Provincia, infatti, a prendere in considerazione l’ipotesi di realizzare una pista ciclabile lungo il cavalcavia che dovrebbe scendere dalla Maza a completamento del nuovo tracciato di collegamento da Nago al lago di Garda: in questo modo i ciclisti potranno utilizzare un raccordo diretto e sicuro con la ciclabile della Sarca senza doversi esibire in manovre spericolate. Ma nell’attesa che si realizzi la monumentale opera, si rende indispensabile intervenire in modo provvisorio ma comunque efficace. (g.r.)

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