In scena «Storie dal carcere» 

Lunedì nell’auditorium del Bonporti lo spettacolo di Amedeo Savoia



RIVA. “La persona è diversa dal suo reato”, questa la convinzione che sta alla base dello spettacolo “Dalla Viva Voce. Storie dal Carcere” che va in scena (ingresso libero) all’auditorium del Conservatorio di Riva lunedì alle 21. Amedeo Savoia, l'autore del lavoro, ha raccolto alcuni frammenti di storie personali di detenuti della casa circondariale di Trento e li ha affiancati ad articoli contemporanei di cronaca nera, ai relativi commenti dei lettori on line e a riflessioni sulle carceri di personalità del passato, risalendo fino a Cesare Beccaria. “Il confronto fra le emozioni e le riflessioni che queste voci suscitano – spiega Savoia che ha anche curato la grafica e la sezione multimediale - conduce lo spettatore a una più consapevole considerazione della funzione rieducativa che la Costituzione italiana attribuisce alla sanzione penale”. Accompagna al pianoforte il compositore rivano Nicola Straffelini, che ha curato le musiche selezionando passi da opere, fra gli altri, di Dallapiccola, Berg, Bartók, Arvo Pärt e Marzocchi oltre che alle proprie. Un importante contributo che rientra nel più ampio progetto Liberi da Dentro che, da oltre un anno, sotto la guida della Scuola di Preparazione Sociale, propone alla cittadinanza provinciale occasioni di riflessione e approfondimento sul tema del carcere. Fra queste particolarmente apprezzata è stata la cosiddetta Biblioteca Vivente, realizzata con successo anche a Riva la scorsa estate. “Liberi da dentro – precisa Savoia - intende dare il proprio contributo a una migliore interazione fra la cittadinanza e l’ambiente carcerario. La qualità dei percorsi rieducativi, e dunque una maggiore sicurezza di tutti, e la tutela dei diritti in un carcere dipendono in buona misura dal coinvolgimento del territorio in cui è collocato: in termini di conoscenza, formazione, assistenza, opportunità di lavoro, ma anche di crescita umana e civile”. La produzione dello spettacolo – Domenico Tavernini si è occupato delle scenografie, mentre le riprese video sono di Luigi Sansoni e Francesco Rubini - è dell’associazione rivana di musica contemporanea Quadrivium in collaborazione con Dalla viva voce, associazione attiva, fra l’altro, nel sostenere ex carcerati tornati sui banchi di scuola proprio durante la detenzione. Le due repliche rivane dello spettacolo sono promosse dal Comune e dalla Biblioteca di Riva del Garda con il contributo della Provincia di Trento. (maza)













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