«Forse è necessario vietare le coltivazioni sotto la parete»

ARCO. La preoccupazione per l’ultima frana avvenuta al Brione nella notte tra giovedì e venerdì coinvolge anche la zona a sud, quella più vicina al lago di Garda e che per la sua conformazione...



ARCO. La preoccupazione per l’ultima frana avvenuta al Brione nella notte tra giovedì e venerdì coinvolge anche la zona a sud, quella più vicina al lago di Garda e che per la sua conformazione naturale di parete verticale non è interessata dalla realizzazione del vallo tomo. Nella mente del primo cittadino Alessandro Betta c’è però l’ipotesi di avviare un ragionamento per vietare la coltivazione nelle aree sottostanti soggette al forte rischio di essere colpite da questo tipo di eventi naturali. Con quest’ultima scarica, infatti alcuni dei sassi franati hanno raggiunto l’uliveto sottostante ed erano di dimensioni sufficienti a ledere gravemente la salute di chiunque . «Abbiamo allertato i proprietari - ha spiegato Betta -. Non abbiamo fatto ordinanze specifiche perché queste si fanno sugli edifici e non sugli orti. Probabilmente avrebbe più senso chiudere tutta la fascia sottostante. Sotto - continua - ci sono uliveti e chi li coltiva sa che lo fa a proprio rischio e pericolo. Abbiamo avvisato tutti - ha specificato il sindaco - che non è il caso di usare quei terreni. Il messaggio che deve passare è che alle pendici del Brione, tutte le coltivazioni e gli appezzamenti sono zone altamente a rischio». Per Betta una soluzione potrebbe essere quella di vietare la coltivazione. «Magari più avanti - ha ipotizzato il primo cittadino - si farà una valutazione per vedere se è il caso di continuare a consentire la coltivazione in quelle aree o se non sia meglio che lì vi rimanga una fascia di verde naturale. La roccia continua a scaricare - conclude Betta - e tutta quella fascia che corrisponde all’area in cui dovevamo fare la ciclabile con Domenichelli non è più sicura da utilizzare». Oltre alla salute delle persone quindi a questo punto a rischio c’è anche la coltivazione di uliveti ad altre piante. (l.o.)















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