ARCO. È morto sotto gli occhi del figlio, assieme al quale - e anche ad un gruppo di amici - si stava godendo, nel primo pomeriggio di ieri, un giro in bicicletta sulla strada del monte Velo. Peter Cervenansky, 49 anni, di Bratislava è morto sui pedali mentre stava salendo lungo l’erta che porta a Santa Barbara, stroncato da un malore improvviso che lo ha colpito all’incirca a metà del percorso. Il ciclista slovacco era da solo quando si è sentito male: il resto del gruppo - una quindicina di persone - si trovava qualche tornante più sopra e non si è accorto di nulla. A dare l’allarme è stata una coppia di motociclisti germanici che ha incrociato il povero ciclista mentre stava già male, fermo a bordo strada con le braccia sul manubrio e il respiro sempre più affannoso. I motociclisti sono così tornati indietro ed hanno raggiunto la comitiva di ciclisti avvisandola di quanto stava accadendo poche curve più sotto. Da lì in poi è stata una corsa contro il tempo per cercare di soccorrere il quarantanovenne. L’allarme al 112 ha messo in moto la macchina del pronto intervento. Da Trento si è messo in moto l’elicottero che ha in pochi minuti ha sorvolato la montagna sopra Bolognano, verricellando sulla strada il medico rianimatore che ha dato immediatamente il via alle manovre di soccorso. L’uomo era già in arresto cardiocircolatorio quando il medico ha cominciato i tentativi per rianimarlo. I sanitari hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma il quadro sanitario era ormai compromesso e alla fine al medico non è rimasto altro che constatarne e dichiararne il decesso. Disperati il figlio e gli amici che hanno visto la loro vacanza sul Garda trasformarsi in dramma. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Riva. Nei giorni scorsi un altro ciclista di 49 anni, tedesco, è morto sulla strada fra Riva e Tenno. (gl.m.)