Centro acquatico al Linfano: previste quattro vasche 

Il progetto della società Castiglione: una piscina olimpionica scoperta, una coperta da 25 metri, una struttura con giochi d’acqua e area wellness



ARCO. Quattro vasche: una olimpionica scoperta (50 metri), una piscina da 25 metri coperta, una terza vasca coperta con i giochi d’acqua e infine una piscina con acqua riscaldata da affiancare ad una piccola area wellness. Questo il progetto che la Piscine Castiglione, azienda leader nel settore, con sede a Castiglione delle Stiviere, ha illustrato qualche tempo fa al presidente della Comunità di valle, Mauro Malfer. Un progetto “chiavi in mano”, business plan compreso, che prevederebbe la realizzazione del parco acquatico sui terreni Amsa del Linfano con il pagamento di 20 milioni di euro, dilazionati in vent’anni. Termine oltre il quale l’intera struttura resterebbe in mano ad Amsa. Intorno al centro acquatico il parco, che si estenderebbe fino al lago sull’area oggi occupata dalla Lidl (che si sposterebbe a nord della statale). Va da sé: la realizzazione di una piscina coperta chiuderebbe il cerchio rispetto al dibattito sulla piscina sovracomunale e sul possibile ampliamento della “Meroni” di Riva, struttura che numeri alla mano è incapace di soddisfare il fabbisogno dell’Alto Garda e Ledro.

“Il tema del centro acquatico è prioritaria per l’Alto Garda, così come è stato sottolineato recentemente nel corso dell’assemblea di Garda Trentino Spa – commenta Mauro Malfer – nel 2002, durante la discussione sul piano della fascia lago a Riva, venne inserito nel parco Miralago, ipotesi che è poi tramontata e che stata definitivamente scartata. C’è un’azienda che informalmente ha presentato un progetto per l’area del Linfano con un investimento ventennale, progetto che abbiamo visionato e che analizzeremo con i sindaci. Centro acquatico a parte, non possiamo comunque prescindere dall’idea di un parco che possa inserirsi in fascia lago dove oggi c’è la Lidl, un parco che si affacci direttamente sul lago, anche se questo comporterà un ragionamento con i privati proprietari di due edifici residenziali”.

“Riva e Arco oggi forniscono risposte parziali alla domanda di utilizzo delle piscine, il centro natatorio – commenta il sindaco di Arco Alessandro Betta – è una delle tematiche che ha necessità di risposte. Uno dei problemi principali è dove ubicarla: o si trovano terreni nuovi (magari attraverso operazioni perequative) oppure si deve guardare a quello che già c’è”. “Al Linfano, lo ribadisco, non intendiamo fare cementificazioni, ma portare avanti progetti per la comunità. L’eventuale centro natatorio sarà comunque vicino al parco, la cui realizzazione dovrà passare anche attraverso il coinvolgimento del Muse e della Fondazione Edmund Mach”.

“Il progetto per il centro acquatico che è stato presentato alla Comunità di valle – prosegue Betta – prevede un business plan che tiene conto del mercato locale e di quello turistico, in particolare dei paesi del nord Europa. Prima di tutto ci dovrà essere un confronto con Amsa e con il consiglio comunale, quindi con la Comunità di valle e i sindaci”. Sul Linfano Betta chiude ribadendo la volontà di organizzare una serata pubblica. (g.f.p.)













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