Arco, Tamanini porta in municipio la pattumiera 

Singolare protesta del noto farmacista contro i bidoni dell’immondizia brutti e spesso rotti: «Pessima cartolina»


di Gianluca Marcolini


ARCO. «Cosa mi tocca fare alla mia età». Carlo Tamanini, arcense e farmacista, per chi non lo sapesse si è già messo alle spalle la bellezza di 92 primavere ma il suo spirito indomito gli consente di battagliare con la stessa energia di un giovanotto. Non sorprende, pertanto, la sua ultima sortita che è andata in scena l’altra sera ad Arco. Una protesta a dir poco originale e che è scaturita dall’ennesima volta in cui è stato costretto a rimediare a un piccolo ma fastidiosissimo caso di degrado urbano.

Tamanini, ormai da qualche anno, conduce una battaglia personale contro le brutture arcensi e in favore del decoro urbano. In buona sostanza, non smette un giorno di segnalare le diverse situazioni che deturpano o squalificano l’immagine della città. Celebre la sua lotta per l’abbattimento del brutto e ammalorato muro che separa l’ex ospedale Armanni da viale delle Magnolie. Una battaglia che presto lo vedrà vincitore, almeno stando a quanto ha assicurato il vicesindaco Bresciani. Più difficile, invece, la “guerra” contro i vecchi cestini dei rifiuti, gli oggettivamente brutti e i troppo spesso rotti bidoni che si trovano intorno al supermercato Orvea, fra via Galas, via 24 Maggio e via delle Monache (ma ce ne sono diversi anche in altre parti della città).

Il noto farmacista di Arco, lo scorso luglio, si era fatto immortalare da Telegarda (la Tv online di Fabio Galas) mentre aggiustava uno dei bidoni posti sul marciapiede di fronte all’Orvea, trovandolo riverso a terra.

L’altro giorno la situazione si è ripetuta ma stavolta a Tamanini è andato il sangue al cervello e anziché rimettere in piedi il malandato bidone lo ha preso e caricato in macchina per poi portarlo in municipio con il chiaro desiderio di consegnarlo al sindaco. Erano passate le 18, pertanto ha trovato le porte chiuse, e così ha lasciato la pattumiera all’ingresso del palazzo e se ne è andato. «Lo lascio al sindaco affinché ne faccia il simbolo della sua futura campagna elettorale dell’anno prossimo», ha commentato il farmacista a favore di telecamera (il video è da ieri in onda sul canale YouTube di Telegarda). Per poi andarsene sconsolato: «Ma guarda un po’ cosa mi tocca fare alla mia età».

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