Arco, attraverso Villa Pasquali il nuovo accesso alla città 

Betta vuole riprogettare l’entrata da nord al centro urbano trasformando l’ex comando dei vigili:  «L’obiettivo è demolire il piano terra dell’edificio per consentire il passaggio pedonale»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Con l’intervento di 170 mila euro il futuro di Villa Pasquali è inevitabilmente cambiato, almeno sul medio periodo. Se al momento si esclude un’imminente demolizione, sulla carta ancora prevista dalle norme urbanistiche, l’amministrazione si sta interrogando su quale possa essere il destino dello stabile che fu sede della polizia locale e che ad oggi ospita numerose associazioni.

Per il primo cittadino Alessandro Betta, Villa Pasquali, grazie anche all’intervento strutturale in corso in queste settimane, avrà almeno altri dieci anni di “vita”. Un tempo non breve, ne troppo lungo che dovrebbe permettere l’avvio di alcuni ragionamenti anche in considerazione della demolizione e ricostruzione dello stabile dirimpetto di villa S. Pietro. Sembra che su questo fronte ci sia all’opera un nuovo progettista (un esperto urbanista) e che nei prossimi mesi ci possano essere novità a riguardo.

Per Betta una delle proposte valide per Villa Pasquali è il suo completo mantenimento con la possibilità di demolire il piano terra e realizzare un porticato che sia adibito a passaggio pedonale come prolungamento del marciapiede che oggi termina poco dopo gli uffici tecnici del Comune. «Oggi a Villa Pasquali - spiega il sindaco - ci sono all’interno numerose associazioni e con l’intervento che ci siamo trovati a dover fare, vista anche l’impossibilità nel breve periodo di trovare nuovi spazi per queste associazioni, la sola cosa che potevamo fare era di intervenire e allungare la vita dell’edificio. Procederemo con la modifica del Prg per togliere la sua demolizione, ma è chiaro che in questi anni si dovrà decidere del suo futuro. O si tornerà a parlare di demolizione o si decide di tenerlo, sistemarlo come si deve e integrarlo in una zona che diventerà ancor più di interesse con la futura realizzazione del nuovo edificio che sorgerà sulle ceneri di casa S. Pietro. Mi hanno fatto sapere che al lavoro è giunto un nuovo urbanista che affinerà il progetto».

Insomma il volto di uno dei punti “d’ingresso di Arco” potrebbe cambiare aspetto. «La zona è interessante per aprire dei ragionamenti - ci tiene a precisare il sindaco - si potrebbe decidere di conservare villa Pasquali e lavorare sul piano terra, creare un porticato che permetta il prosieguo del marciapiede antistante gli uffici comunali. Si può valorizzare la facciata e così nascondere quello che c’è alle spalle e che togliendo villa Pasquali non si presenterebbe come una bella cartolina per chi viene in città».

Per Betta la scelta di impiegare 170 mila euro rimane l’opzione migliore che si potesse prendere, anche in considerazione del ruolo futuro dell’intera area.

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