Abuso a Villa Miravalle, ricorso di Arcese 

L’imprenditore si è rivolto al Consiglio di Stato dopo aver incassato una sentenza sfavorevole dal Tar


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Sembrava cosa fatta e che il Comune di Arco potesse tranquillamente usufruire della cospicua somma derivante dalla sanzione pecuniaria comminata per abuso edilizio su villa Miravalle all’imprenditore arcense Eleuterio Arcese. Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa Regionale di Trento aveva respinto il ricorso dei coniugi Arcese contro l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria pari a 569.325 euro, ma gli stessi hanno deciso di continuare la battaglia giuridica notificando all’amministrazione il ricorso in appello innanzi al Consiglio di Stato. Secondo Eleuterio Arcese e Fiorella Reigl tramite i loro avvocati verrà chiesto al giudice di secondo grado l’annullamento della precedente sentenza perché «asseritamente errata e ingiusta» con conseguente richiesta della riduzione della sanzione pecuniaria già versata da Arcese nelle casse comunali. I giudici avevano ritenuto corretto il valore di 3.100 euro al metro quadrato assegnato dal Comune, tramite la stima dell’Agenzia delle Entrate, alle porzioni abusive oggetto di sanzione mentre nel suo ricorso Arcese riteneva che il giusto valore da attribuire era di 2.400 euro al metro quadrato. Inoltre il tribunale aveva condannato Arcese e moglie al pagamento delle spese giudiziarie pari a 3.000 euro (1.500 al Comune di Arco e 1.500 all’Agenzia delle Entrate). Ora un nuovo ricorso. Inevitabile la difesa del Municipio che ha provveduto a dare nuovamente incarico all’avvocato Barbara Zampiero, responsabile del servizio legale comunale, ed all’avvocato Angelo Crisafulli, con studio in Milano per un ulteriore spesa legale di 2.600 euro. L’ingente somma che l’imprenditore ha già versato al Comune gli era stata imposta a causa della rilevazione di ben tre abusi edilizi.

La cifra sarebbe corrispondente al 150% del valore delle opere illecite computate sul valore di mercato al metro quadro. Abusi che è stato possibile legittimare tramite sanzione pecuniaria perché inferiori ald alcuni parametri di legge pari al 30% delle volumetrie concesse. Eleuterio Arcese, nelle parti contestate da abuso edilizio sanabile, ha superato le volumetrie delle concessioni di risanamento previste per villa Miravalle. Per ora il mezzo milione non potrà essere considerato, almeno fino alla fine di questa nuova avventura giudiziaria. «Arcese - ha commentato il primo cittadino Alessandro Betta - ha ritenuto opportuno procedere con i gradi di giudizio e quindi siamo stati costretti a dare un nuovo mandato al nostro avvocato per ribadire la legittimità e difendere la correttezza della sentenza appellata. Non ci resta che attendere - ha concluso Betta - l’esito del giudice».















Scuola & Ricerca

In primo piano