«Ztl a Riva, varchi elettronici: ora servono dei correttivi» 

Biondo (ristoratori): «Chiederemo di fare consegne fuori orario utilizzando un mezzo elettrico» Martinelli (RivaInCentro): «Navetta tutto l’anno e tariffe per la sosta più basse in inverno»


di Matteo Cassol


RIVA. «Sui varchi elettronici non si può tornare indietro, ma occorrono dei correttivi»: è questa l’opinione di chi operando all’interno della zona a traffico limitato deve far tornare i conti. Il presidente dei ristoratori dell’Alto Garda, Flavio Biondo, ventila l’ipotesi di un mezzo “jolly” collettivo, magari elettrico, sempre utilizzabile in ztl per le forniture. Per quel che riguarda i negozianti, il presidente del consorzio RivainCentro Massimiliano Martinelli propone il drastico abbassamento delle tariffe dei parcheggi durante la bassa stagione e una navetta che serva le vie nevralgiche. Per gli albergatori, poi, Enzo Bassetti non vede troppo di buon grado l’obbligo di accesso da un varco specifico per i turisti.

«I varchi elettronici – dice Flavio Biondo – sono ormai uno standard per le città e Riva non fa eccezione. Hanno dei vantaggi, ma non vanno gestiti in maniera punitiva. È vero che chi ha un plateatico è contento di veder passare meno macchine, ma è anche vero che alle 10, quando scatta lo stop all’ingresso dei fornitori, tutti gli esercenti sono bloccati, e ciò è un problema. Per questo come comitato di presidenza dell’Unione commercio e turismo al tavolo di fine stagione con il Comune porteremo la proposta di poter mettere a disposizione di tutti i commercianti un veicolo, magari elettrico e interno ai varchi, per portare la merce “fuori orario” nei locali e nei negozi e per altre esigenze dei titolari».

«Posto che nessuno pensa a mettere in discussione la pedonalizzazione del centro – aggiunge da parte sua Massimiliano Martinelli – la ztl ha anche degli effetti collaterali, in particolare sul commercio. A Riva si soffre meno rispetto a Trento e a Rovereto, perché abbiamo una stagione turistica, però l’inverno è pesante e sono due anni che va male. Se il centro di Riva è un centro commerciale all’aria aperta, deve avere anche i servizi di un centro commerciale, ossia parcheggi e viabilità che ne agevolino la frequentazione. Per questo si potrebbe pensare ad esempio a ridurre i costi della sosta in inverno e ad attivare una navetta che consenta di arrivare comodamente nelle vie nevralgiche, ad esempio attraverso viale Dante».

«In centro – conclude Enzo Bassetti dell’Unione albergatori – oltre agli alberghi e ai negozi ci sono moltissimi residenti, dunque contemperare le varie esigenze è difficile. Bisogna puntare di anno in anno a migliorare e a cambiare approccio, ma non si può pretendere di avere tutto subito. Per gli albergatori ad esempio non è molto comprensibile l’obbligo di accesso da un varco specifico per il turista che va in una determinata struttura. Con poche macchine, entrare da un varco piuttosto che da un altro fa poca differenza, mentre l’obbligo può creare complicazioni per la clientela».













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