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Vallo tomo del Brione, si accorciano i tempi 

Per il bando adottata la procedura semplificata: lavori al via entro la fine dell’anno



ARCO. Per la realizzazione del contestato vallotomo ai piedi del Brione si accorciano improvvisamente i tempi. Approfittando di specifici cavilli previsti dalla normativa, l’amministrazione arcense ha infatti risposto ad una sollecitazione della Provincia e ha approvato una modifica al progetto che dovrebbe ridurre considerevolmente i tempi tecnici per la pubblicazione del bando. La giunta ha sottoscritto tali cambiamenti progettuali dando di fatto il via libera ad una procedura semplificata per l’organizzazione della gara d’appalto che finalmente porterà a Linfano i cantieri prima della fine dell’anno. Tale procedura semplificata è stata giustificata dal punto di vista normativo con la urgente necessità di mettere in sicurezza quel tratto di territorio, il che consente di evitare le complicazioni burocratiche imposte dal bando standard che altrimenti si sarebbe dovuto predisporre in tutte le sue declinazioni e che avrebbe ulteriormente allontanato i tempi di realizzazione dell’opera. In questo modo sarà possibile invitare venti ditte specializzate e accelerare i tempi in modo da portare gli operai a lavorare sulle pendici del Brione molto prima del previsto. Una decina di giorni fa Trento aveva fatto pervenire in Municipio gli incartamenti, che la giunta ha rapidamente fatto suoi, rispedendoli sottofirmati al mittente. Ora l’Agenzia Provinciale per gli Appalti e i Contratti della Provincia potrà mettersi in movimento e, in nome della sicurezza, fare sintesi di molti passaggi burocratici che avrebbero altrimenti fatto scivolare l’inizio dei lavori alla prossima consiliatura. Soddisfatto il sindaco Alessandro Betta, che, insistendo sulla necessità di realizzare la protezione, ha accolto con grande favore la possibilità di accelerare le procedure: «Noi vogliamo avere la coscienza pulita – ha commentato al riguardo – perché gli ultimi incidenti accaduti da quelle parti avrebbero potuto avere conseguenze molto più tragiche. Chi rema contro l’opera, dovrebbe poi anche assumersi le responsabilità di quello che potrebbe succedere». Va ricordato infatti che contro il progetto sono state mosse numerose critiche al punto da spingere alcune associazioni ambientaliste a presentare un ricorso sulle aree di incidenza dei lavori, considerate non rispettose dell’area protetta del Brione. Lavori che, salvo complicazioni, dovrebbero però iniziare nel giro di qualche mese, con buona pace di tutti. (g.r.)













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