Tenno, Marocchi alla guida del Comune 

Il vicesindaco subentra a Frizzi che si è dimesso mercoledì: «La mia reggenza durerà fino alle elezioni di febbraio o marzo»



TENNO. È una luce diversa quella che ha svegliato il piccolo Comune di Tenno dopo le dimissioni del suo, ormai ex, primo cittadino Gian Luca Frizzi. Dimissioni sofferte, ragionate e poi assunte con polso fermo, con la convinzione che la sua persona, la sua idea di conduzione della “barca” comunale, non fosse più condivisa dai propri compagni di viaggio. Non ci ha girato troppo attorno e ha quindi preferito non scendere a compromessi e non nascondersi dietro a una tragedia che ha cambiato il clima nella comunità infiltrandosi nelle chiacchiere, nei pensieri, negli umori, nei discorsi di tutta la vallata. Una tragedia che pur volendola dimenticare o mutare, passeranno anni perché possa, forse, diventare, “semplicemente” una storia buia e oscura di questa comunità. La ferita è ancora fresca, profonda, per nulla rimarginata. Gli animi ancora fibrillano, non sanno cosa pensare e le verità si confondono per aggrapparsi a una sorta di incertezza nebulosa, inconsistente, ma che almeno non mette i volti innanzi alla trasparenza e cruda realtà dei fatti. La fine di due giovani vite: Alba Chiara Baroni uccisa dal fidanzato Mattia Stanga che si è poi tolto la vita.

A distanza di quasi un anno da quel luglio maledetto la famiglia Baroni ha chiesto di poter ricordare quanto accaduto alla propria figlia. Troppo presto, forse, da digerire per tutta la comunità e per l’amministrazione che non ha saputo prendere una decisione unanime, quella che Frizzi aveva intrapreso: «Queste tragedie non si devono dimenticare». Non tutti sono stati d’accordo e allora ecco la decisione di dimettersi non prima di aver chiesto a ogni consigliere di esprimere il proprio personale parere andando in Comune, leggendo le lettere delle rispettive famiglie e così dare o non dare il proprio assenso alla stele. In questi giorni si avrà il definitivo responso.

Parole forti quelle usate da Frizzi che hanno lasciato in silenzio i consiglieri. Nessuno ha voluto prendere parola e provare a controbattere. Frizzi li ha guardati in volto, ha scandito il suo pensiero, ha sottolineato il dissenso di alcuni a condividere questa scelta, ha assunto a pieno titolo e per gli ultimi minuti il ruolo istituzionale di primo cittadino ribadendo che come amministratori si devono prendere decisioni, anche difficili, ma non si può non scegliere.

Da ieri Tenno è retto dalla figura del vicesindaco Giuliano Marocchi che come gli altri ha pochi commenti se non meramente tecnici.

«Sarà mio compito avere la reggenza del Comune fino alle prossime elezioni di febbraio marzo 2019 - commenta - Frizzi ha fatto una scelta ponderata facendo in modo che l’amministrazione non andasse in sofferenza o avesse ripercussioni sulla normale attività». Il prossimo sindaco starà in carica sei anni. (l.o.)













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